02 marzo 2011

Silena Sorichetti: la Silenetta ad Affari Tuoi!

Ventinove Gennaio 2010, Anno del Pacchista Sette. Un freddo cane che non se ne può più, ma tanto c'è il focolare delle otto e trentacinque a liberare i nostri animi presi in ostaggio dalla criminale morsa invernale. Ah che teporino... Le note familiari del carosello nazional popolare cominciano gia a fare effetto... Un altra puntata all'insegna della spensieratezza abbia inizio!


Per l'ennesima volta il conduttore esordisce sulla scena con una delle sue memorabili galoppate. Anche stasera riesce a stracciare il record mondiale dei 100 scalini ripidi, con sommo gaudio di quel nugolo di befane che si sbracciano da tergo. Ma non è finita qua, cari spettatori desiderosi di novità: udite udite, una sorpresa sta per sconvolgere le vostre esistenze. Il pelatone Pocaterra non è latore del solito indizio canoro, necessario per decifrare la regione che giocherà stasera. In parole povere, niente siparietto comico con Max Giusti, ma in compenso tanta suspence prima della fatidica apertura della busta serale...

Perdincibacco, chi giocherà staserà? La domanda sorge lubranamente spontanea.
Beh, roba da friggere sulla poltrona per qualche secondo extra e, poi, il messaggero cartaceo farà il suo corso per gentile concessione dell'ugola maxgiustiana. Il numero che esce nella roulette del sorteggio è quello della regione Marche...

Gioca la solarissima Silena Sorichetti.


Sono felicissimo. Il motivo è presto detto. La qui presente è la mia concorrente preferita d'inizio anno.
Già in sede di presentazione - la classica gavetta trascorsa a scavicchiare pacchi in quantità industriale - le quotazioni di Silena erano in rialzo, decisamente in rialzo. Con buona pace di Piazza Affari e compagnia urlante. Quattordici puntate salutate da quel contagioso sorriso, ambasciatore della sua irrefrenabile gioia di vivere. Quella deliziosa silhouette minuta a far da sponsor a una tenerezza infinita. Il radioso messaggio sileniano si spande ai quattro angoli dello studio, travalica la barriera dell'etere fino ad arrivare alle porte del mio cuore fanpacchista. E chissà di quanti altri... TOC,TOC! Da parte mia, felicissimo di aprire l'uscio, per condividere con lei quella piacevolissima serata di Mezzo Inverno che l'ha vista protagonista al Teatro Tiburtina.
Quattro righe sono doverose per spiegare il "personaggio".
Splendida singola ventiseienne (non single, singola, come giustamente lei stessa si definisce, in barba all'inglesismo imperversante) di Civitanove Marche, è attualmente disoccupata, dedita perlopiù a lavori temporanei, quali impegno di segretaria part-time e dare ripetizioni ai bambini. Questo non le impedisce di cullare il sogno di sedere dietro una cattedra...

"Diventare maestra di scuola media è stimolante perchè i ragazzi a quell'età cominciano a formarsi ed è più facile lasciare in loro un segno positivo... Questa è la mia speranza di aspirante insegnante".

Mai mettere un bavaglio alle nostre aspirazioni, specie se tutto questo può fare del bene a chi ne ha bisogno. Nel cassetto dei desideri di Silena c'è anche tanto spazio per la solidarietà... Un nobilissimo progetto basato sulla formazione di un'associazione doposcuola, destinata ad aiutare i ragazzi portatori di handicap. Ritorneremo sull'argomento a recensione inoltrata, perchè come è ben risaputo, sogni e pacchi formano un binomio indissolubile nella matemagica formula di Affari Tuoi.
Ok, ormai ci siamo, i tempi per dare il via alle danze sono prossimi alla maturazione; manca soltanto la definizione di un elemento puramente di contorno, ma mooolto importante per il concorrente...
La bacchetta dell'improbabile fatina (mi sembra piuttosto una befana con tutte le carte in regola) deve far apparire sul divanone rosso-vermiglio i supporters di Silena.
Si accomodino pure i familiari: la sorella, Mamma e Papà Nico Fidenco...
Nico Fidenco?
Naaaaaaah! Naturalmente, stiamo parlando di un sosia, come acclarato dal Dottore e da Max Giusti.
A completare il nutrito drappello di aficionados l'immancabile amica del cuore.
Dalla curva degli ultras la regia fa una panoramica sul campo di gioco per l'agognato fischio d'inizio!
Più che un fischio, mi pare l'arrembante stepitare di una TROMBA! Sì, sì, proprio quella di Dino, melopelatone di assalto, e nuova spalla comica di Max Giusti ad Affari Tuoi.
La famosa marcetta garibaldina serve a fortificare la nostra marchigianella nella singolar tenzone col Dottore. Lei, però, rifugge dall'impulsiva tentazione di caricare il nemico a testa bassa e si prende tutto il tempo che le occorre. I suoi begli occhioni, dal taglio vagamente orientale, danzano senza sosta da una parte all'altra dell'Italia finchè non si posano, fresche perle di rugiada, sulle belle lande friulane. La prima zona del montepremi a subire epurazioni è quella rosa, come si deduce dalla dicitura "15000" stampata sul fondo della scatola. La nostra eroina tradisce un leggero imbarazzo, subito trasformato in un sorriso disarmante, che la dice lunga sul suo carattere, sull'indisponibilità di lei a rimpolpare la schiera di musoni che assiepa il pianeta Terra.
Basandosi su questo confortante presupposto, non è difficile ripartire col vento in poppa e confidare che dalla coffa la vedetta urli il nome della terra promessa...

"Un mondo diverso dove crescere i nostri pensieri... Di vittoria! Magari bastasse una bella chiamata a far piovere pacchi blu, si potrebbe ripeterla un milione, un milione di volte."

Purtroppo, tra il dire e il fare c'è di mezzo la potenza volumetrica di cinque oceani messi insieme. Ergo scordiamoci che terre incantate e ugole sanremesi ci facciano toccare il cielo con un dito. E' proprio la tempesta del secolo a foraggiare gli ingordi abissi con quei 250000 Euro che tanto desideravamo mettere in forziere. Dall'altra parte della cornetta telefonica, il Dio Nettuno, obesamente a mollo, ringrazia sentitamente. Silena accusa il colpo, ma non molla, grazie anche al caloroso sostegno del pubblico. Rilancia la sfida al Dottore chiamando all'appello la quasi perpuera, Martina del Veneto. Questione di settimane-giorni (ore?) e la pacchista prescelta sublimerà il proprio amore dando alla luce una nuova vita. Nel frattempo, perchè non dare un briciolo di linfa vitale a una Silena, un tantinello in debito d'ossigeno? Detto fatto. La solidarietà femminile paga sempre! Un eurazzo, UNO, vien scaraventato alle ortiche e...
Voilà! Lo score del tabellone principale è aggiornato: 2 a 1 per il dottore. Palla al centro.
Alla terza chiamata pacco nessun coccodrillone è spuntato fuori dalla tana di cartone. Questo significa una cosa sola. La valuta ad appannaggio del rettilone viene convertita in un mattone da lanciare al Capo Mastro Pocaterra previo il manoval conduttore. Peccato, perchè l'avvistamento del coccodrillo avrebbe garantito alla bella Silenetta il gruzzoletto di 6000 Euro!
Peccato-Bis, perchè sfiga vuole, che alla quarta chiamata, ecco lo sfrontato rettilone emergere dall'acquitrino sardo (fossero tutti come Stefania, gli acquitrini!). Beh, tutto sommato, non è il caso di svenarsi per 6000 Eurini finiti nelle fauci del notaro. Fate conto che dall'albero della cuccagna pendono ancora fronde color rosso splendente. Allora, perchè non mettere in moto la gioia parcheggiata in doppia fila?

Ciak, si balla...

"Si dice mangia troppo, non mette mai cappotto...".

Silena è un fiume di dolcezza in piena, accompagnata dall'esuberante performance di Papà Fidenco e famiglia. Bravissimi!
Al turno successivo, Silena chiama all'appello la signorina Croft. E' proprio il caso di dire che l'abito non fa il pacco. Ti aspetteresti che il volto dell'abruzzese Lara ispirasse la comparsa di un angelo, non di un sordido avvoltoio! La malasorte torna a funestare il montepremi rosa, allungando i suoi artigli rapaci sui malcapitati 20000 Euro.
E' il momento di fare l'ultimo tiro prima di assaggiare le cattiverie cucinate dal Dottor chef. L'ideale sarebbe arrivare alla disputa culinaria, provvisti di qualche digestivo a prova di gastrite. Ancora meglio, sarebbe il caso di scovare quella paccottiglia, tenacemente decisa a non sloggiare dalla zona blu...

Quelle 10 perline, utili solo a confezionare una collana per le lucertole.
E Silena, ne conveniamo, è tutto fuorchè un animaletto squamoso!

L'incaricata di fare opera di repulisti tra il ciarpame blu è la bella moretta Elena della Liguria. Intanto, vediamo se riesce a togliere quel benedetto spago dal sigillo di ceralacca, cosa che in passato ha creato qualche turbamento ad altre sue colleghe. Finalmente le graziose manine vincono la ritrosia del pacco a farsi schiudere. Il conduttore può dare libero sfogo alla sua celeberrima sbirciatina. Dai recessi del misterioso contenitore riaffiora la solita espressione simil corrucciata, staffetta della terribile tempesta in un bicchiere d'acqua. Come da perfetto copione, la scena si sposta sulla carrozza del treno sofà.
Papà Sorichetti giura sull'irreprensibilità della figlia. Noi gli crediamo in tutta sincerità. Poi sullo sfondo si staglia il nuvoloso interrogativo creato per mettere alla prova la caducità del buon tempo.

"Silena, perchè il Principe Azzurro tarda a bussare alla tua dolce porta?". "Cosa deve avere un uomo... anzi, quali sono i suoi difetti, prego, signorina ci illumini..."

Preparata com'era al polpettone retorico su come debba essere l'uomo ideale, la nostra marchigianella bella viene colta un po' alla sprovvista. La sorpresa non tarda a lasciare il posto alla più ovvia delle reazioni. Gliela leggi sui freschi tratti del viso...

Rassegnazione allo stato puro! A cui fa eco l'eloquente:
"Difetti? Lasciamo perdere. Per elencarli finirei domani mattina...".

Quanto basta per demolire il cosiddetto sesso forte e allo stesso tempo portarlo dalla propria parte. Sì, perchè il sorriso con cui conclude il suo intervento è capace di far capitolare gente come Rambo e Massimo Decimo Meridio. Figurarsi il sottoscritto...Ne sa qualcosa perfino la zella, pronta a concordare con la Silenella una tregua temporanea. Primo e ultimo effetto del trattato è lo sfratto dei 100 Euro dalla casa color turchese. In virtù di quest'ultimo bonus, Silena raggiunge il Dottore sul 3 a 3 e ricomincia ad accarezzare sogni di gloria. Beh, forse non è il caso di esaltarsi anzitempo, perchè il Doctore, sta facendo il proprio ingresso al Tiburtina, carico di quei gaboloni che il prode sfidante ha imparato a (non) prevedere.
Cambio o offerta? Questo è il dilemma! Oh, bella, mica tanto dilemma dato che i concorrenti finiscono sempre col propendere per l'offerta. Quel cambio poi... ehm, sì, puzza di fregatura a centinaia di anni luce di distanza, come suggerisce il loro fiuto a velocità warp. L'idea di farsi sfilare i 500000 sotto il naso suona troppo beffarda per accondiscendere a qualsivoglia forma di baratto. Così la pensa anche Silena...

"Prego, esimio Doc, sganci qualche palanca e vediamo che se pò fa" (Cosa le ho messo in bocca!!!).

Di rimando, l'interlocutore telefonico scodella sulla ciotola il sostanzioso obolo di 25000 Euri. Qualche attimo di attesa sileniano è doveroso per non mancare di rispetto alla "piccola" manna piovuta dal cielo di Affari Tuoi. Ma la nostra eroina, come ogni concorrente che si rispetti, sa già cosa fare.

"Rifiuto... Ringrazio... e vado avanti!"

Rieccola scrutare i compagni di camerata, la responsabilità della scelta dipinta sul suo visino acqua e sapone. Dalla grammatica alla pratica l'intervallo per la merendina è brevissimo...

"Scelgo Rosario della Sicilia, pacco 8".
Rosario, al secolo Sicignolo, tristemente orfano del proprio gemello di banco, Sardegnolo, già da qualche tempo materia di studio per gli scolari di Affari Tuoi. Ahimè, la verve del "nano" siculo non è cartina di tornasole del malloppo custodito nella sua scatola. Acciderba, che cosa si può dire... Forse ci sarebbe voluta la litania pugliese di Max Giusti o il rito celtico di Bonolis. In caso contrario, ditemi Voi come sarebbe stato possibile scongiurare la catastrofe covata in grembo a quel pacco! Risultato: i famigerati cinquecentomila Euro abdicano dal trono serale. Li rivedremo prossimamente su questi schermi con l'obiettivo di popolare gli incubi delle generazioni future.
Roba da leccarsi le ferite, ma se hai la tempra della Cheerlady (Heroes docet) certe cose passano in secondo piano. Come dire, Silena si piega ma non si spiezza!
Grazie alle premure e all'affetto dei familiari, la dolce ragazza è cresciuta in un ambiente sereno, cosa che l'aiutata nell'opera di introspezione. Ha imparato a leggere dentro di sè e a conoscere gli aspetti più intimi della sua personalità. Ha scoperto che possiede la giusta determinazione e la grinta per mordere la vita. Certo, l'ipotesi di addentare qualche mela bacata non è poi così remota, visto che al mercato qualche furbetto lo trovi sempre... Che piaccia o meno, le fregature sono all'ordine del giorno. Questo non significa che il successo non abbia arriso alla nostra intraprendente civitanovese. Dai rapporti umani coltivati al conseguimento della laurea in lettere, è stato uno sbocciare di splendidi germogli per il suo futuro. Una ragazza che affronta le tappe della sua vita con impegno e dedizione e fa della lungimiranza una delle sue doti migliori...

"Il futuro appartiene a chi crede nella grandezza dei propri progetti e delle proprie ambizioni".

Questo e altro risalta dalla bellissima letterina di presentazione scritta di suo pugno. Nell'attesa di vedere realizzato il desiderio cullato da una vita - diventare insegnante - la nostra Silena si ritaglia una piccola anteprima di quel bramato giorno per impartire una lezione al crudele Dottore. Sentite la vena poetica di cui sono permeate le sue belle parole...

"La vita e i sogni sono i fogli dello stesso libro. Leggerli in ordine è vivere. Sfogliarli a caso è sognare... Stasera, caro dottore, la mano del destino troverà la pagina giusta del libro della mia vita... Quella della vittoria!"

Nel parterre dei fedelissimi l'atmosfera è pregna di commozione, come si evince da quegli occhi lucidi calamitati sull'adorata figliola... Una testimonianza che vale più di mille parole quel primo piano di Papà Nico Fidenco, mostrato al mondo dall'occhio indiscreto della telecamera. Fa da cornice all'idilliaco quadretto la scrosciante standing ovation esplosa in platea.
E' proprio vero, Silena ha colpito nel segno!
Tutto bello, ma adesso viene la parte più difficile: colpire le schifezze blu. Magari fossero visibili come le sagome di cartone al poligono di tiro! L'unica è pregare gli dei dell'Olimpo pacchista, prendere la fida Magnum e sparare nel mucchio, possibilmente senza fare strage di civili. Quelli veri, mi raccomando! Ma sarebbe bene non coinvolgere anche i rispettabilissimi pacchi rosa-rossi!
Il tirassegno si riapre nel Lazio. Il concorrente che rappresenta quella regione è il segno evidente dell'Italia che cambia (niente di male, solo una necessità)... Non Francesco Totti, ne tantomeno Sabrina Ferilli ad adempiere alla sacra pelatura dei pacchi, bensì un ragazzone originario del Punjab, uno Stato dell'India. Trattasi di Revender, d'ora in poi, io e Max faremo del nostro meglio per storpiare il suo nome. Garantito! Intanto squadriamolo da capo a coda... Sguardo penetrante, ciocca bionda naufraga nella calotta scura di gel, e, per finire, un arsenale di ammennicoli penzolanti dai lobi auricolari... In breve, l'identikit perfetto del bel tenebroso, con somma goduria delle care telespettatrici! Di lui si dice anche che dilapidi un sacco di bei soldini, naturalmente quando timbra il cartellino al Tiburtina... Silena spera nella classica eccezione che conferma la regola.
Bingoooo! Pacco cucciolo in vista!
Entra in studio l'allevatrice con la chioma codacavalluta. Stavolta porta con sè un piccolo yorkshire (almeno credo), "un sacco di peli" come lo battezza Max. Un batuffolo molto vivace come il conduttore ha modo di constatare sulla propria pelle... Dell'indice! Un bersaglio sgagnato a più riprese da quei vivaci canini. D'altronde, cosa puoi aspettarti da un tenero cagnolino che si fa chiamare Daexter?
Nuovo tiro all'orizzonte. Regione selezionata: Trentino Alto Adige.
La concorrente che staziona nella postazione corrispondente è il segno evidente dell'Italia che NON cambia (niente di male, solo una necessità)...Una signora "biondazzurra"... Tipicamente di Trento!
Chissà se da queste parti hanno la fortuna di degustare la frisella, tipica specialità della Campania. In caso affermativo, panza mia fatti capanna e tanti saluti a un tassello blu. Purtroppo gli altoatesini vendono questa leccornia al prezzo modico di 75000 Euro. Un po' troppo caro per le tue tasche, non credi Silena?
A questo punto della partità ci sarebbero da pescare anche i pacchi X e Y, operazione di certo non sgradita all'aspirante PROF, di solito a proprio agio tra rischi, incognite e affini. A proposito di rischi, il Dottore mette il naso fuori dalla cabina telefonica ostentando una sana incacchiatura. Pomo della discordia è il famoso libro della vita e dei sogni citato da Silena nella letterina...

"Stasera, caro dottore, la mano del destino troverà la pagina giusta del libro della mia vita... Quella della vittoria!".

Quella frase impudente vibra nella testa del Dottore come un trapano roditore. Dovesse ascoltare l'orgoglio ferito, il Doc farebbe un sol boccone di tutte quelle paginette e chi s'è visto s'è visto. Sì, però, verrebbe meno al famoso motto decoubertiano. Perfino un vecchio volpone come lui, un minimo di fair play lo deve esibire. Allora, molto più conveniente battere il percorso delle regole, dare l'illusione alla rivale di essere in partita per poi fregarla a tempo debito. Meno agevole che schiacciare una noce con un bulldozer, nulla da ridire, ma come è solito pensare il Doc, giocare al gatto col topo è sempre stato il suo primo comandamento... Comprendere il nemico rientra nell'ottica di questa strategia.
Per prima cosa viene concessa a Silena la facoltà di chiedere mare e monti. Di fatto, la solita sparata rockerfelliana che ogni sera il dottore rispedisce regolarmente al mittente. Consideratela un prerogativa anche della puntata odierna visto che le radici di tale richiesta ancora una volta attecchiscono nel prato dell'erba voglio: si parla di 99000 ciuffetti del nuovo conio!
In secondo luogo la marchigianella è invitata a dare una stima dell'offerta che riceverà da lì a poco. Abaco alla mano, la signorina s'improvvisa ragioniera preveggente e registra nella partita doppia del Dottore (voce DARE) l'uscita di 18000 Euro.
C'avrà azzeccato? Più o meno. In effetti il Doctor abbassa il suddetto preventivo solo di qualche migliaio di unità, portando l'offerta a 15000 Euro.
E' vero, il "medico" del Tiburtina ha il braccino corto come si deduce dalla sua tirchieria leggendaria.
A proposito di arti e affini. Avete mai sentito il decano del giornalismo sportivo, Rino Tommasi, parlare di braccino corto? Sì, la metafora viene da lui rielaborata per identificare i tennisti che durante i momenti clou della partita non credono più in se stessi. E come logica conseguenza, il loro braccio perde lo smalto dei giorni migliori facendoli precipitare nel gotha dei perdenti. Tutto chiaro? Bene, solo una piccola precisazione. Carissimi novizi pacchisti non fatevi illusioni. Quando il Doc indossa i panni dell'aspirante Federer non ha una semplice appendice braccio-racchetta bensì l'ultimo ritrovato bellico in dote a Terminator. Una bocca di fuoco intenta a impallinare l'avversario con una micidiale raffica di prime palle. Inutile dire che il servizio al fulmicotone del dottore sembra diventare infallibile allorquando serve per il match. Non ci credete? Chiedete pure alla pletora di sparring partners che vi hanno preceduto. Coloro che hanno sperimentato sulla propria pelle l'onta del 6-0 6-0. Beh, per fortuna quel maledetto matchball non è ancora arrivato. E mai arriverà!
Così spera Silena e con lei il numeroso seguito di supporters, accomodati sulle gradinate del Centrale tiburtiniano. Fa bene la signorina a sperare, dato che riesce a neutralizzare la bomba di Roger Dottorer con un dritto in diagonale giocato in controtempo. Risultato: Dottore spiazzato e giudice di sedia che dichiara con voce tonante:
"Gioco Silena!".
Tradotto nell'idioma dei pacchi: "Silena rifiuta l'offerta e va avanti!".
Giunti a questo punto è d'uopo dare un'occhiatina al montepremi. Tra le stars a 6 cifre l'unica superstite è la pecoraneristica (chiamala pecoraneristica!) somma di 100000 Euro, ma ancora sufficiente a far decollare la lodevolissima associazione doposcuola... Quella a cui si faceva riferimento a inizio racconto.
Incrociamo le dita e confidiamo nella sensibilità della dea bendata!
La pacchista chiamata a far da apripista alla buona stella è Loredana (Lombardia), cosa che non le riesce difficile, da quel festoso luccicare a trentadue denti. L'ideale per dissipare le ombre che gravano sul cammino del viandante. Il bagliore emanato dal suo animo gentile scema d'intensità solo quando la via maestra svolta nel vicolo cieco del pacco Y.
Cosa ci riserva il destino?
Ritorno sui propri passi, causa interruzione lavori sulla statale, oppure tappeto rosso spianato verso la gloria? La risposta risiede all'interno della busta che Silena ha appena timbrato e consegnato a Max.
Una rivelazione che non la fa sprizzare gioia causa quei 22000 Euro finiti nel cantiere degli sprechi e delle incurie.
Bah, tiriamo innanzi e peschiamo un'altra carta nel mazzetto.
La vocina risoluta della concorrente scandisce il nome del collega molisano... Non riesco a sentirlo, perchè i miei lobi sventolanti al vento cedono il passo al senso della vista. O meglio, sarebbe più corretto tirare in ballo la percezione extrasensoriale perchè quello che vedo, o credo di vedere, esula dalla razionalità tout court... Un paradosso in carne e... baffi!
Corbezzoli, il tizio dietro al pacco è proprio il POCATERRA baffo pelatone.
Forse l'austero signore è passato dall'altra parte della barricata per volere della dantesca legge del contrappasso. E' nella bolgia infernale per pagare il fio della propria colpa: una caterva e una gazzosa di predicozzi a quei concorrenti, rei di non aver recitato la filastrocca a memoria.
Il ritorno alla normalità, o presunta tale, è affidato alla sollecitata pressione dei polpastrelli sui bulbi oculari. Stropiccio a più non posso quei poveri occhietti ma nel contatto tattile qualcosa non torna...

"Non dovevano esserci gli....".

Mi giro di scatto a centoottanta e istintivamente allungo la manona sul mobiletto vicino. Non vado nemmeno a tentoni perchè so che si trovano dove li ho lasciati.
Per la millesima volta, mi guardano rassegnati in fida compagnia del lettore MP3.
Presi!
Finalmente inforco gli occhialoni d'ordinanza e mi tuffo a pesce sullo schermo TV. In tempo per accorgermi che quello non è il Pocaterra, bensì una "riedizione" in formato bigino. A confronto del divinocommedico originale, il clone, Tony del Molise, è lieto di ospitare la SOSTENIBILE leggerezza dell'essere. Con grande rincrescimento di Milan Kundera e tanta speranza per noi, smaniosi di veder uscire un coniglietto dal cilindro. Figurarsi Silena! Purtroppo i maghetti non si sono ancora materializzati come guest star. Il coniglietto può attendere. La fetecchia no!.
Casanova, se ci sei, batti un colpo! CLOMP, CLOMP...
Addirittura due colpi...
E' proprio vero, quando si tratta di fare le cose in grande, le disgrazie non badano mai a spese. L'addio dei 100000 al Tiburtina è scandito dall'immancabile campana a morto. In sottofondo il mesto coro dei no. Un ombra di cruccio prova a solcare quegli occhioni ammantati di lucente smeraldo, il rammarico la fa da protagonista quando la vedi scuotere le manine intrecciate. Eppure non c'è motivo di preoccuparsi. Ci vuole di più a scriverlo che a vederlo. Silena ha già ripreso il fulgido colorito di sempre (sorride). L'unica concessione che fa alla malasorte è il ridimensionamento della propria ambizione di vittoria, quantificabile in quei 50000 Euro che ancora le strizzano l'occhiolino dal display elettronico... Quelli che la bella Silenella definisce "metà progetto" (ndr l'associazione doposcuola).
Per tutta risposta, il conduttore appollaiato sul trespolo, bubola un sintomatico...
" Sì, i 50000 euro sono ancora in gara...  
Per ora!"

... BRRRRRRR! 

Bravo! Bel modo di sostenere la concorrente!
Meno male che c'è il pubblico a supportarla con tutto il calore di cui è capace.
Lei ringrazia e applaude a tempo di ritmo, la musichetta d'atmosfera è già in background...
Ultimo tiro prima di ridiscutere la questione col Dottore.
Si fa tappa in Emilia Romagna dalla bella simpatica Sandra Perissi.
Prima di incollare il musone sulla fessura del pacco semi aperto, Max riporta alle luci della ribalta il potere evocativo dei numeri... Discorso un tantino inflazionato ma come si fa a prescindere da un classico che ha fatto la storia del programma? Appunto, non si può.
Silena si adegua, ma fa capire di non accordare particolari preferenze ai numeri ancora in gioco, tralasciando qualche eccezione che avremo modo di appurare in seguito. Tra quelli che non gradisce particolarmente c'è il 16, guarda caso è il numero che le ha dato la sorte a inizio partita. Ad ogni modo, la sua tattica di gioco, è lasciarsi cullare dall'onda delle sensazioni.
Si chiude una parentesi tonda per aprirne una enigmatica. L'incognita X, direttamente dagli archivi top secrets del Tiburtina, non cela complotti su scala planetaria o fantomatiche invasioni aliene... Solo un banale verbale stilato dai vigili per un tamponamento sulla circonvallazione, sapete con questo traffico...
Bastano 1000 Euro per dirimere la controversia? A salvare capre e cavoli? A Silena certamente sì! Nonostante il buon risultato, per la prima volta nel corso della partita, la nostra simpatica ragazza è in svantaggio nei confronti del Dottore (4-5). Sta a lei dimostrare quanta stoffa e fegato abbiano le brave ragazze delle nostre province italiane. State certi che non si farà pregare!
Doc avvertito mezzo salvato! Solo non fate troppo affidamento sul suo buon senso. Il cattivone vive nel perenne sprezzo del pericolo. Se ne frega apertamente degli avvertimenti, anzi li trasforma in Doc-boomerang da rispedire al mittente... Avete presente il cambio pacco? Povera ragazza. Accettare o non accettare? Questo è il problema... Anzi è una partita a scacchi e in quanto tale, Silena si concede molto, moolto tempo prima di passare al contrattacco. Confinata in quell'espressione meditabonda, cerca di ricomporre i tasselli del puzzle, come meglio può, ma non è facile...
Siamo alle strette finali, una parolina di troppo potrebbe complicare una situazione già abbastanza compromessa. Voci amiche le suggeriscono di cambiare il pacco 16. Forse, quel diavolo del Dottore non è così brutto come lo si dipinge. E poi, che dire di quel 7, vero è proprio leitmotiv nella routine del quotidiano sileniano. Lo trova dappertutto, ma stranamente è sempre assente nelle ricorrenze significative, si tratti della data di nascita, piuttosto che quella del primo fidanzamento. Questa incomprensibile latitanza non impedisce a Silena di elevare il 7 al rango di numero eletto, perfetto da giocare, con spregio del rischio, alla roulette dei pacchi. Adesso si tratta soltanto di andarlo a prendere alla postazione della caliente valdostana Irma in cambio dell'odiato 16.
Ok, facciamo altri 3 tiri e vediamo se riusciamo a fare strike nella zona blu e che il dio del bowling ci assista! Per prima cosa Silena potrebbe saggiare la bontà del precedente cambio pacco, ma la diretta interessata preferisce glissare. Non la biasimiamo, è perfettamente normale... Quando un tremorino freddo ti percorre la schiena vellutata e i tuoi dentini candidi battono convulsamente, solo allora sperimenti l'inedita sensazione di avere le ali ai piedi e come per incanto diventi Flash...

"Paaaaauura, eh Silena? (movimento in rapidissima successione dei quattro polpastrelli verso il pollice teso, una, due, tre... NOVANTA volte! Ripetere per mano)".

Lei annuisce, ma a giudicare da quel sorriso birichino non ha nessuna intenzione di scimmiottare il velocista scarlatto, ne tantomeno appare spaventata. Nemmeno quando dilapida 25000 Euro per gentile concessione della concorrente campana, Luisa. Dalla platea risuonano borbottii di sconforto, ma non viene meno l'incitazione al ritmo di "Togliamo il blu, togliamo il blu".
Nel tentativo di rispondere all'accorato appello, la carovana marchigiana sceglie come prossima meta del suo viaggio la paradisiaca terra di Calabria. A vestire i panni della celestiale padrona di casa è Ramona in tutto il suo splendore mediterraneo (Enchantè!). Confidiamo nella sua generosa ospitalità, spesso, però, gli imprevisti strisciano subdoli dentro il famoso pacco...
Mandiamo in avanscoperta Max e non pensiamoci più...

No! 

Il candidato non fa in tempo a fendere la buia riservatezza del pacco con il suo sguardo di luce.
Dalla platea erompe un fugace "Trallalà".
Un accenno di vagito trombettistico vìola con anarchica impudenza la solennità della cerimonia.
Max finge malcelato distacco. Quei 2 tizzoni ardenti sopra il naso orgoglioso sono lo specchio cristallino del suo attuale incacchiamento. Con indomito coraggio, si trattiene e tira dritto. Al "Trallalà-bis" cede di schianto. Lasciati nello specchietto retrovisore pacco, aplomb e buon senso, si gira minaccioso verso l'autore di cotanto affronto. L'indice accusatore inquadra col mirino laser la parte centrale del loggione...

"Quando il conduttore con un dito indica lo stolto, lo stolto guarda la mano perchè sa che prima o poi gli arriva...".

Dino, trombettista speciale con licenza di uccidere i marroni maxgiustiani (e talvolta i nostri), sa che il momento di fare ammenda è arrivato.
Uno-due-tre-quattro inchini in segno di rispetto verso parte lesa. Ma non giurate sulla sua buona fede. Quegli occhi vitrei sembrano fatti apposta per spacciare la seguente massima:"Ciarla pure, tanto a me entra da un orecchio ed esce dall'altro!". Capita l'antifona, Max? Sì, l'ha capita, ma resiste stoicamente alla tentazione di prendere a calci quel trombone. Qualcosa di ben più importante sta per assurgere agli onori della cronaca. Una delle meraviglie blu ha appena firmato la lettera di prepensionamento.

"Care 10 perline vi ringraziamo per i 25 minuti di onorato servizio. Adesso fatevi cordialmente da parte e... Scordatevi pure gli incentivi!. Firmato, il Dottore piccato".
Piccato lui, contenta Silena (applaude divertita). Finalmente una pennellata verde speranza affresca la sua partita, finora prigioniera della scala dei grigi.
Sarebbe troppo bello aggiungere un posto a tavola e dividere con i familari il companatico di quel grande sogno. Vincere raddoppia l'allegria per i seguenti motivi.

1) Metti le pezze al portafoglio colabrodo.
2) Ultimo, ma non in ordine di importanza, metti le pezze allo smoking del dottore...

Beh, non precorriamo troppo i tempi e aspettiamo fiduciosi. Intanto ringraziamo Garinei e Giovannini per gli evviva di antipasto. Eh sì, a 6 tiri dalla fine, il Dottò è ancora in vantaggio, non dimentichiamolo!

"Allora li salviamo o no, i 50000?", s'interroga, Max.

Col senno di poi ci guarderemmo bene dal caldeggiare la risposta della regione Umbria, pena una bella doccia gelata. Purtroppo Silena non dispone di apposita sfera di cristallo, da qui la scelta obbligata di fare un salto nel buio accollandosi tutti i rischi di tale operazione. E, allora, Umbria sia!
Ma sarebbe stato meglio che non fosse! I 50000 Euro perdono la fama di deus ex machina per diventare faro del rimpianto.
Quel triste faccino, sprofondato sul pacco di fronte, ha appena commesso l'errore di seguire quella luce dolente ... Inevitabile il rammarico per un sogno finito agli inferi invece che in paradiso.
PerBacco... In collegamento con il tiaso dionisiaco Vi trasmettiamo il messaggio di conforto del vecchietto beone.
Sileno ricorda alla sua estimatrice marchigiana che non è il caso di abbattersi.
E' vero, i 50000 sono finiti nell'Ade, ma sulle pendici del Monte Olimpo ci sono ancora i non disprezzabili 30000 Euro.
Silena abbozza un sorrisetto amaro subito congedato dal getto allegro sgorgante dalla fonte del suo animo. Sì, allegria contagiosa allo stato puro. Gliela leggi negli occhi e nelle labbra cesellati da Mamma con l'estro dell'artista; gliela leggi nel cuore puro e sincero...
Non confondete però la gioviale predisposizione d'animo con lo starnazzare convulso dell'aia. Vi macchierieste del fio della colpa per tutti gli anni a venire. Comunque, non è mai troppo tardi per tornare indietro. Basta entrare in sintonia con la sua lunghezza d'onda e capirete tutto. Sposate la sua causa e non ve ne pentirete. Che tradotto in parole mitologiche (ma noi preferiremmo chiamarle concrete), significa localizzare il tesoro nascosto degli dei...
"Rimane ancora un terzo di progetto.". Degli originari 100000 Euro necessari alla viabilità del progetto doposcuola, c'è ancora in lizza il 33%. Troncate pure gli insignificanti 3000 e il famigerato virgola-trentatrè-periodico. Quello che risulta dall'arrotondamento per difetto sono i 30000 EURO sventolati da Sileno!
Non male come bottino! Solo una cosa... Con tutte le revisioni e i tagli dell'ultima ora ce la facciamo a mettere su almeno uno sgabuzzino in 'sta scuola?
"Corbezzoli, se ce la facciamo! Solo che i blu non se ne vanno (Silena sorride)".
Sì è tragicamente vero. Per converso è felicemente vero un altro fatto. Non se ne va il blu turchese, incorniciato sulle onde spumeggianti della mia oceanica passione.
Grazie mia Sirena dei mari, è stato un piacere rimanere legato davanti allo schermo, e lasciarmi incantare dalle tue dolcissime melodie.
Proprio un Odissea di letizia.
In barba omerica a Ulisse, nessuna voglia di rincasare a Itaca.
Per te gongolai di gioia nell'atmosfera rarefatta di un sogno.
Anche se gli inizi non furono rose e fiori.
Vagavo come un miscredente nelle corruttibili regioni del caos. Cose e persone si attorcigliavano e distorcevano al semplice tocco della mano. Mari e monti sprofondavano nella vertigine dei miei pensieri. Cominciai a girare vorticosamente su me stesso. Quella fu la punizione per aver perso la bussola. Eppure, un'indicibile sensazione di benessere si fece largo nel mio ottundimento. Fu da sprone ai miei sensi, rattrappiti dalla visione di quella strana dimensione. Così riuscì ad arrestare il vorticoso turbinare del mio corpo e a trovare la forza di proseguire nel viaggio. La cosa non mi dispiaceva affatto. Sentivo su di me la persistente proiezione di uno sguardo amico. Fu allora che mi girai di scatto e vidi la tua bellissima silhouette, mia sirenetta! Le tue labbra erano germogli di un albero le cui radici attecchivano nel giardino della delizia. I tuoi occhi erano perle intagliate nello smeraldo dell'Olimpo. Erano fari di luce vivida che fendevano le tenebre indicandomi la via maestra. La tua luce era la stella polare del mio cuore, felice navigatore sulla rotta dell'Amore. Non mi trovavo più in un mondo inospitale. Le porte del mio cuore smisero di gemere sui loro cardini arrugginiti per spalancarsi all'invitante albeggiare della Primavera. In quel preciso istante ti strinsi in un forte abbraccio, mia cara sirenetta.
Mi sentivo a casa... Sì... Più a casa de così se more...
Noooooo! Micio, micio, vieni qua...E' che il mio gattino ha fatto ruzzolare per terra L'Iphone nuovo, fracassando un sogno da 500 Euro.
Adesso chi lo sente il mio conto in banca?!
Ok, chissenefrega, tanto sono a secco vita natural durante. Mi sarei cuzzato il modello nuovo a paghetta ottenuta. Però, che barba! Tutte le sante fini del mese piantare le tende fuori dal multicenter mondadori!
Chiamala Odissea di Letizia! Mi sa che mi conviene prendere tenda, picchetti e sacco a pelo e sognare altrove...
Cara Silena... Ascoltami... Almeno tu, non perdere la trebisonda. Cerca di vivere il tuo bellissimo sogno sino in fondo: tu e i tuoi piccoli allievi lo meritate. Non lasciare che il dottore distrugga il tuo iphone o quello in cui credi. Lui (il Doc) non è un micino, è una belva feroce con tanto di poderose zanne a corredo. Tieni duro! Fine del messaggio.
Si nomina il diavolo, ed eccolo spuntare con le corna. La figura diabolica offre 5000 Euro sull'unghia. Silena non si fa traviare, e rifiuta con piglio angelico.
Attenzione, i prossimi tre tiri potrebbero essere decisivi. La bella marchigianella vira sulla regione confinante, la Toscana. E' l'occasione di fare una capatina al blockbuster e noleggiare un classico della fantascienza tiburtiniana: l'impero del Gufo colpisce ancora! Sentite cosa profetizza il lato oscuro della Forza maxiana...

-Finisce qua la tua partita, Silena?
Ammazza...

- Sì, ammazza che portasfiga: la povera Silenella getta nel macero l'ultima speranza di metter su il progetto doposcuola.

"Ciao, ciao, 30000 Euro", fa con la manina il perfido dottore.

Lei storce il bel nasino in una smorfia di rassegnazione, subito licenziata dalla sua letizia.
E' nella sua natura, che volete farci! Noi non ci lamentiamo di certo. Il fatto è che avremmo auspicato ben altri scenari per questa morettina piacevole e arguta.
Ahimè, la partita è ufficiosamente finita! Siamo a un passo dal grottesco finale.
Gli ultimi due tiri che lo precedono fanno da passerella al Dottore ancheggiante di felicità.
1) Il pacco cinque della Basilicata consegna al freddo mondo delle statistiche una banconota ingiallita da 50 Euro.
2) Il piemonte nega alla nostra prediletta la consolazione di accaparrarsi almeno il premietto da 250 Euro... L'insaziabile cattiveria del dottò non gli lascia nemmeno quelli.

"Sì, nemmeno quelli", gufeggia con tatto il conduttore maximo.

Siori e siore è giunto il momento al quale non avremmo voluto assistere. Purtroppo la deontologia del cronista ci impone di calpestare sentimenti e rispetto per le persone. Silena sa che le vogliamo molto bene, ma proprio non possiamo esimerci.
Gli ultimi premi in palio sono, nell'ordine, un'anonima monetina da 20 cent, e una croccante frisella, buona quanto vuoi, ma anche poco remunerativa.
Il solito squillo telefonico sinistro fa da preludio alle verve sardonica del dottore. Per prima cosa il losco figuro richiede alla postazione da gioco, la presenza di Nico Fidenco, alias il papà di Silena. Cosa bollirà nel pentolone delle nefandezze del Dottò? Niente pozioni o intrugli di dubbia provenienza, solo tanto sarcasmo condensato nella seguente offerta-ritornello:

Ti voglio cullare, cullare
posandoti su un'onda del mare, del mare
legandoti a un granello di sabbia
così tu nella nebbia più fuggir non potrai
e accanto a me tu resterai

Sì, avete capito bene... Trentacinque centesimi: solo un GRANELLO DI SABBIA fidenchiano nel ricco montepremi di Affari Tuoi. Silena e il suo paparino cantante accettano di buon grado la presa per i fondelli (ridono) consegnando ai posteri l'ultima gag del dottore. E allora, sentito l'andazzo musicale, la cronaca si adegua giocoforza alla legge del giradischi...

Son giunte le nove e dieci si spengono i rumori
si spegne anche l'insegna di quell'ultimo caffè...

Il solito frac de "I Migliori Anni" va dicendo che vuole avere il testimone della staffetta televisiva. In parole povere, bisogna dare la linea all'Everbrown Carlo Conti.
Silena ha solo il tempo di abbozzare qualche frase di circostanza.

- Max, preferisco gustarmi una bella frisella.

- Apri, Silenetta! Vediamo se ti puoi consolare con una gustosa sgranocchiatina...

- Oplà! - il pacco viene aperto con delicatezza. Sul fondo della scatola campeggia l'eloquente dicitura dei 20 centesimi...

- Nemmeno la frisella, Silena! - scherza malinconico il buon Max.

Da circa 500 Km di distanza più IVA giunge il solidale messaggio di cordoglio del sottoscritto George.

- Accidenti, amore mio! Con quella cifra non spilucchi neanche le briciole lasciate alle formiche!

Nonostante tutto l'ennesimo raggio di luce fa brillare l'incarnato di Silena.
Eros Ramazzotti la consola con una dedica speciale:

Solarità, è questa qua
la parola chiave che ti do,
aprire farà quegli occhi che
si stanno abituando al buio da un po’.
Solarità, intesa lo sai,
come chiarezza dove sempre non c’è,
come calore d’umanità
che vorrei sentire intorno a me.

Purtroppo con la solarità non ci voliamo a lungo. Ogni tanto bisogna atterrare a uno scalo per fare rifornimento di carburante in contanti. Solo in questo modo i nostri sogni possono sperare di raggiungere la meta ambita. Il punto, però, è un altro: Soldi o non soldi, Silena ha dimostrato di essere una ragazza con gli attributi. Max ha proprio ragione: la vittoria se la costruirà da sola. Da quello che abbiamo visto stasera, ne siamo fermamente convinti!

POST SCRIPTUM: Cara Silena ho visto il videoclip a lei dedicato e un sussulto ha fatto vibrare le corde della mia passione televisiva. Vedere lei, bella Silenella, sorridente vicino alla cabina telefonica "very british style" mi ha fatto venire in mente un personaggio a me molto caro. Oserei definirlo un idolo. L'idolo di una vita trascorsa all'addiaccio nel freddo ma ospitale cosmo della fantascienza. IL DOCTOR WHO, QUESTO SCONOSCIUTO! Per modo di dire, ovviamente! Senta, signorina le do un consiglio: prenda carta e calamaio e scriva alla BBC allegando il suo curriculum vitae. Qualora non potesse soddisfare il suo mirabile progetto (diventare insegnante), tenga presente che l'aspetterebbe un futuro glorioso accanto allo strambo Dottore, amato da grandi e piccini. Certo, il termine "futuro" sembra quasi una presa in giro, considerando le mete che visiterebbe, ma vuol mettere la soddisfazione di incasinare la nobile linea del Continuum spazio-temporale?! E poi non credo che lei farebbe rimpiangere le precedenti compagne del Signore del Tempo. La sua meravigliosa silhouette, mia marchigianina, oscurerebbe perfino la commovente bellezza acqua sapone di Amy Pond, la partner del british-doc nell'ultima stagione. Espletate le doverose incombenze galanti (mai esimersi davanti a una signora. Se poi è graziosa ancora meglio!) mi preme inviarle i più sinceri saluti. Carissima Silena, qualunque strada decida di intraprendere, le auguro un felicissimo viaggio! Ah! Dimenticavo di congedarmi da lei con il saluto beneaugurante del Dottore. Meglio Tardis che mai, a questo punto. Allora: Lunga vita e prosperità, mia dolce compagna di mille avventure! (Mmmm... Ma questa l'ha detta proprio lui?)

Qualcosa di quella specialissima serata invernale trascorsa davanti al focolare delle ottoetrentacinque...

















Silena dietro i banchi di scuola.
L'esame di maturità può ancora attendere...










































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