07 marzo 2011

Affari Tuoi 2009-10 Elena (Piemonte) ai nastri di partenza






Lunedì, 14 Settembre 2009, ritorna Affari tuoi, epta-version (settima stagione) e subito ci scappa la prima bigiatona del sottoscritto. Causa, impegni improrogabili, come recita il solito copione di chi deve trovare l'ennesima giustificazione di rito.
Vabbè, smettiamo di recitare la parte di Spiderman sugli specchi, e scendiamo a terra. Non vorrei romperli, quegli specchi e poi chi la sente, la Cassandra di turno sbraitare con la solita storia dei sette anni di sventura. Allora, meglio accantonare quello che (non) è stato e fare una promessa. Non marcherò visita alla "seconda".
Infatti, eccomi lì, obesamente sprofondato in poltrona, il tavolino delle abbuffate personali (familiari in licenza premio) a portata di mano, per festeggiare, anima e gola, gli eventi a me cari. La prassi del pasticcione fai da te impone un menu di chiara estrazione fantocciana. Piattone stracolmo di spaghetti intinti nel pomodoro, più l'immancabile birra gelata di rito. Rutto libero a far da corollario.
Bon appetit!
Finalmente, si parte!

Le note del carosello nazional popolare si effondono dal piccolo teleschermo, una consuetudine importata dalla stagione scorsa, al pari della corsa sugli scalini dello studio ad opera di un Max giubilante. Solo che il nostro stasera sembra dimenarsi nei panni di un centometrista sfiatato...
Al Tiburtina hanno messo il terzo anello come allo stadio di San Siro, oppure, i postumi della sbornia matrimoniale non sono ancora passati?
A Sandro Mayer l'onore di illuminarci.
Primo particolare che "salta all'orecchio"  è la riproposizione della canzoncina, che aveva imperversato la stagione scorsa; un prezzo da pagare per non urtare i fan di vecchia data. E poi, la star di uno-due-tre-quattro-cinque-sei-sette edizioni entri in studio...
Ladies and Gentlemen, Vi prego di inchinarvi in segno di riverenza allo Magno Notaro Pocaterra.
Si tratti del baffone foltocrinito o del baffone scarsocrinito, poco importa, vista la regalità che contraddistingue entrambi. Ma per dovere di cronaca, si puntualizza che  il notaio a recapitare la prima busta dell'anno (ripeto, ieri ero latitante) al prode Max è il Pocaterra tricotico.
E' il solito refrain a ravvivare lo scontro-incontro che tanto fa divertire grandi e piccini. La solita citazione erudita si abbatte sull'"ignaro" presentatore trasteverino, pronto a disimpegnarsi con la solita gaffona e/o battutona di turno... Una risatina di antipasto (Bonolis si rivolta nella tomba di Canale 5) e via, l'attenzione generale si calamita su quella busta in procinto di essere aperta...
Tra poco sapremo Il nome della regione, e quello del fortunato concorrente che la rappresenta.
Questione di pochi attimi e il predestinato/a verrà attorniato/a da un manipolo di amici pacchisti, pronti a celebrarlo, come si conviene a Lancillotto sulla via di Excalibur.
Il foglietto estratto sentenzia: "Gioca il Piemonte. Gioca Elena!".
Una signora estremamente piacente è rapidamente inquadrata dall'occhio vigile della telecamera, pronto a soddisfare la curiosità di chi aspetta con crescente impazienza dall'altra parte dello schermo.
Il tubo catodico mi restituisce una rutilante esplosione di gioia. D'altronde, come può passare inosservata quella fantachioma rossa che sembra farsi un baffo dei colori di madre natura?
Chissà che tale caratteristica non possa essere di buon auspicio... Rossa di sera, bel tempo si spera!
Per lei e per noi, martoriati come siamo da quella maledetta pioggia (da tre giorni a questa parte), sempre pronta a monopolizzare la scena, come una star capricciosa.
Appagata la mia curiosità, fa capolino una sensazione di sgomento.
"Elena, chi?", brontolo a più riprese nei meandri della mia mente sconvolta (molto sconvolta)...
Boh, a volte la memoria ha le gambe corte, può capitare... Trovo strano che succeda dopo un intervallo di tempo così esiguo; 3 mesi per un aficionado di Affari Tuoi, come il sottoscritto Arthuro, sono come un microgranello di sabbia nella clessidra di Chrono!
Mi sa che i miei presagi nefasti non erano così infondati. Chi sono quei tizi vicini?
Mai visti!
Vuoi vedere che hanno mandato in pensione anticipata quelli che avevano timbrato il cartellino di uscita il Giugno scorso?
Biiingo!!!
C'ho preso, mannaggia!
Per il sottoscritto, uno in perenne stato di affezione (leggi, malattia) nei confronti del concorrente di vecchia data è un colpo basso di quelli che fanno male, molto male.
Io, che speravo di vedere la moretta del Trentino, e, SOPRATTUTTO, di vedere in azione Mister Sorriso, ultimo concorrente della Sicilia ad aver calcato il proscenio del Tiburtina.
Sarebbe stata la puntata del secolo, o giù di lì. Vedere quell'omino macilento, inquartato solo da un'incredibile aura di timidezza, a tu per tu con i riflettori... Sì, lo ammetto, sono cattivo. Amo il concorrente "cartolina".
Va bene, va bene, muriamo pure la parentesi della nostalgia, tanto ci affezioneremo a qualcun altro.
Caliamoci una volta per tutte nella nuova edizione dei pacchi.
In ossequio alla Dea Zella, così come Insinna denominava la Sfiga, la nostra commessa del Supermarket, Elena, fa fuori nel giro di pochissime chiamate il mega premio da 500000 Euro. Neanche la soddisfazione di vincere il coccodrillo di 2000 Euro per i suoi figlioletti. Manco a farlo apposta sorteggia dalla roulette dei pacchi il nonplusultra del TotoIncognita, alias 200000 Eurini, subito sacrificati al totem delle occasioni perdute.
Tanta sfiga butta decisamente male. Facciamo un break...
E' il momento di conoscere una delle due nuove guest star del programma: il Dinotrombettiere.
Il musico baffone suona la marcia militare della resa, con marziale compostezza lassù nel dipinto di blu, assiepato in perfetta solitudine sul nobile loggione.
No, avete capito male... Non crediate che il suo repertorio faccia solo della disgrazia il leit motiv.
Fiato alle trombe! Come l'indimenticato Mike insegna!
Parte la riscossa del concorrente, guidata dalla marcia garibaldina di storica memoria.
Riuscirà il dottore a rintuzzare gli assalti alla tromba bianca una, due, tre... mila volte?
Chissà... Se fossi il Doc accetterei sin da subito la resa incondizionata.
Per una migliore comprensione della cosa immaginare la trombo scenetta ripetuta quotidianamente per una settimana, un mese, per tutta la stagione...
Martello in vista, destinazione genitali, questo è il rischio che si corre. Intendiamoci, nessuna volontà denigratoria da parte mia, solo un'esternazione galleggiante nel marasma delle opinioni.
Resta il fatto che nella mia testolina fiocchi il domandone dilemma della serata.
Riuscirà il trombone ad assaporare il panettone sotto l'albero? Si accettano scommesse.
Puntate sull'abbuffata natalizia, perchè in caso di vittoria potreste lastricare  d'oro lo scantinato della Nonna. Mentre ci struggiamo nell'annosa questione, la nostra sfortunata piemontese, poeraccia anche lei, congeda dal montepremi anche i 250000. I suoi sogni di gloria sembrano infrangersi sulla scogliera del fato avverso. Ma non sempre si subisce le mareggiate o si va in secca. Ogni tanto dall'ascensore degli abissi spunta qualche piacevole sorpresina a rallegrar la scampagnata tra i flutti.
Pacco sosia?
Ohibò, questa mi è nuova!
Devono avermi ascoltato i produttori del format. In uno dei miei striminzitissimi post lamentavo la presenza in pianta stabile di cantanti "nevergreen" (leggi residuati dell'ospizio canoro) come ospiti, ed ecco in tutta risposta l'evoluzione della specie. I sosia.
Con buona pace del mitico Elvis pugliese (Il celeberrimo pacchista Giuseppe Vigneri), arriva l'ennesimo emulo del Re di Memphis a battezzare l'apertura pacco.
Somiglianza (in?)eccepibile, non c'è che dire.
Cosa dobbiamo aspettarci domani? Celentano, forse?
Che dire... sperem in qualche ritocchino della formula in zona Cesarini anche se non credo che l'arbitro concederà gli agognati minuti di recupero... Allora, archiviamo le novità di contorno e ritorniamo allo scacchiere tradizionale, quello dove concorrente e Dottore si stanno dando battaglia.
Quella bella signora dai capelli fiammeggianti ci guarda corrucciata. Le abbiamo sottratto linfa preziosa dai celeberrimi quindici minuti di popolarità. Ci scusiamo per l'appropriazione indebita (è il nostro vizio, siamo veneziani, dribblomani) e le ripassiamo la palla.
La parola ad Elena...
Allora... Lei è comprensibilmente desiderosa di mettere le mani su un cospicuo gruzzoletto per agevolare quel pagamento del mutuo che l'affligge da lungo tempo. Le prova tutte per raggiungere l'agognato obiettivo. Sulla sua strada incontra diverse volte 15000 Euro a cominciare dalla prima offerta che riceve dal dottore, rifiutata con il piglio della concorrente orgogliosa.
In seguito le viene prospettata la possibilità di cambiare il pacco avuto in dono dalla sorte (il 9) e lei accetta, prendendo il numero 8 dal sosia di Vittorio Emanuele Terzo (altezza e baffi lo confermano) proveniente dalla Puglia Sabaudia. Guarda caso il pacco originario ammonta proprio alla cifra summenzionata. I 15000 li ritrova anche in finalissima. Evidentemente, quella cifra è legata in qualche modo al destino di Elena.
Ma facciamo qualche passo indietro...
Sono troppi gli ostacoli blu che minano l'avanzata della nostra torinese sulla via del trionfo, ma lei con indomito coraggio e, più pragmaticamente, con un deretano a prova di zella esplosiva, non tarda a ripulire l'intero percorso da quegli ordigni.
Alla penultima chiamata pacco, poi, si verifica un classico della scorsa stagione.
Dopo la solita sbirciatina del pacco, vedi il buon Max raccogliersi in un'espressione addolorata e già capisci tutto. E' la classica maschera che di nascondere non ne vuol sapere, che di spazio ne lascia ben poco all'arte dissimulatoria. La conseguenza più palpabile di ciò è che il nostro non riesce a cuocere a puntino lo spettatore nel brodo della suspence. Affari Tuoi non è un thriller, ma qualche sorpresina di tanto in tanto, non guasterebbe. Essere spiazzati può anche essere stimolante. Il discorso dei "buoni sentimenti" fatto al signor Mino (papà di Elena), a cui viene concessa la facoltà di aprire il pacco è l'ennesima riprova di quanto dico qualche riga sopra. Escono i 20 centesimi come da copione stereotipazzo. La gioia dispiega il suo manto benefico sul tavolino della protagonista.
Adesso la cifra necessaria per il mutuo è a un tiro di schioppo grazie alla confortante presenza dei 75000 Euro. Unico ostacolo quella faccia di tolla di UN Euro.
Il gran finale è alle porte...
I 15000 Euro ritornano in ballo in qualità di offerta "intermedia", una sorta di paracadute, confezionato dal Doc ad uso e consumo di Elena. Un barbatrucco per darle l'illusione di atterrare placidamente sul baratro. L'offerta è allettante, lei sembra temporaneamente irretita, ma... Entra in gioco Papà Mino!
Non solo lui, purtroppo!
DRIIIIIIIIIN! DRIIIIIIN.......
Un trillo scuote la mia fervida contemplazione televisiva... Avete capito bene. Il vetusto telefonico del dottore non c'entra fava elettromagnetica.
Il trillo erompe con maligna insistenza dal corridoio. E' l'apparecchio di casa Arthuro a propagare quel suono indesiderato.
Ah, il mio telefono! Vero e proprio foriero di indicibili distrazioni sul più bello.
Mi ricordassi di staccarlo quel macchinario quando serve farlo!
Bah, fingiamo noncuranza, magari bastano pochi attimi perchè si plachi e ritorni come per incanto la magia della privacy.
Beata illusione.
Lui (il telefono) non vuol saperne di cucirsi la bocca.
Pochi attimi dopo vengo sopraffatto da una cupa rassegnazione. Mi alzo di scatto, come un'ipotetica molla sospinta dalla nevrosi e, raggiunta la postazione intrusa, estraggo la cornetta dall'apposito vano.
- PRRRONTOOO! (&%°^....)
Ladies and Gentlemen, ho l'onore di presentarvi mio cognato!
Il losco figuro vuol sapere... BLABLABLA e ancora BLA, persempre BLA...
Morale della favola, gli fornisco i ragguagli desiderati e lo congedo con una certa frettolosità. Segue l'inevitabile detonazione dovuta alla brusca ricollocazione della cornetta nel suo alloggio. Per tacer di qualche contumelia, su cui è meglio sorvolare per non compromettere l'onorabilità di chi scrive...
Ma quando ce vò, ce vò!
Ritorno in platea. Nessuno a riferire. Mi tocca interpretare come è ovvio che sia.
La concorrente NON ha accettato l'offerta del dottore e si parla insistentemente di un'eventuale responsabilità di Papà Mino a tal riguardo. Presumo abbia influenzato la scelta della figlia.
Qualunque cosa bolla in pentola aspetto con curiosità, mista a "rimpianto", il verdetto sancito da mamma sorte.
Nel frattempo ho l'occasione di conoscere l'ultimo dei pacchisti ad essere esautorato dall'apertura pacco.
Si tratta di Padre Abel!
Si, un prete!
Per carità, nessuno pregiudizio a riguardo, solo un comprensibile moto di sorpresa.
L'abito talare... Novità saltami addosso! Il travestimento d'ordinanza, "il fascino della divisa" è ancora di casa ad Affari Tuoi!
In futuro mi aspetto l'arrivo di un un astronauta con tanto di tutona pressurizzata, a chiudere il cerchio. Parentesi chiusa.
Si diceva del responso finale.
Il verdetto in questione è sancito da quell'inequivocabile espressione entusiastica stampata sul bel viso di Elena. Il suo urlo di felicità ha l'effetto di scuotere le fondamenta dello studio, e così una nuova super vincita premia le ambizioni dei concorrenti.
Ieri 100000 (così Max ha puntualizzato nel corso della puntata), oggi 75000 Euro.
Buon Affari Tuoi a quelle fortunate concorrenti, ai colleghi che giocheranno in futuro e a Voi, cari lettori del blog!

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