24 febbraio 2011

Ottava stagione: concorrenti parte 2

Il Concorrente (che chiameremo Giorgio a puro titolo esemplificativo) ha appena bruciato l'ultima chance di artigliare il premio da 100000 Euro. I premi rimanenti oscillano tra il ridicolo andante (1 euro) e la ricompensa fatta contentino (20000 Euro). Il conduttore spende quattro parole di conforto per il concorrente che si è visto sfilare sotto il naso il sogno di una vita. Lo invita a non mollare mai. La posta in palio è pur sempre onorabile, il gioco vale ancora la candela. Sono le belle frasi di circostanza di uno che non ha la minima idea di cosa significhi stare seduto su quello sgabello, di quale importanza rivesta quello che "in fin dei conti è solo un gioco"...


Giorgio è sudato. Degutlisce sempre più frequentemente. Le sue orecchie stanno sopportando ben oltre il livello di guardia gli incitamenti del Pubblico... Le parole si fondono in un guazzabuglio indecifrabile, versi senza senso che hanno come unico scopo quello di ridefinire il concetto di RUMORE. Il nostro eroe non sa più che pesci pigliare. In quei secondi interminabili gli occhi vagano vagabondi nei meandri dello Studio. Cercano una risposta alla generosa offerta del Dottore... "Accettare o non accettare i 10000 Euro, questo è il problema!".
Il conduttore passeggia nervosamente. Di tanto in tanto lancia occhiate imploranti all'indirizzo del protagonista serale...
- Allora, cosa hai deciso Mister Tentenna?".
Il destinario vorrebbe rispondere a tono, ma la tensione gli paralizza le corde vocali. Poco male, il presentatore, per quanto rompiglione,  è dalla sua parte. La vera minaccia è un'altra. Quella che prorompe in tutta la sua letalità  dall'etere telefonico. Giorgio sa che il tempo è scaduto, ergo si deve dare una mossa. Il protagonista si aggrappa stoicamente a quel barlume di lucidità che ancora gli è rimasto in serbo.. . Uscire da questo maledetto stallo si può. Nessuno lo obbliga a spetasciarsi al suolo sulla falsariga di Wily il Coyoye. Basta fare Free Falling con il paracadute da 10000 Euro e buonanotte a quel rompipalle del Beebeep. Il protagonista ha ancora qualche difficoltà a proferir parola, ma almeno ha ritrovato la bussola... "Certo, il muo soggiorno al  Tiburtina è stato piuttosto lungo, un paio di mesetti tondi. Solo una buonuscita semimilionaria, avrebbe potuto risarcirmi come si conviene. Il fatto è che il deposito di Zio Paperone è già stato svaligiato dalla Banda Bassotti. Bisogna guardare in faccia la realtà. Sì, poteva andare peggio! L'importante è tornare in Trentino con qualche dindo tintinnante nelle tasche...". Finalmente... Giorgio ha appena risolto nella camera dei pensieri i suoi annosi problemi. Tutti tranne uno. L'irrequietezza congenita gli tarpa le ali. Con un filo di voce in canna balbetta la risposta che il mondo attende con il fiato sospeso... "Acccceet....". BLOCCO TOTALE. Giorgio si è irrigidito di botto. Alla sua sinistra, una voce intransigente lo esorta a rifiutare. L'ordine arriva col direttissimo delle 21.05, dal divanone rosso. Tra i supporters di Giorgio ci sono gli immancabili genitori, la sorella e... un despota in gonnella! Giorgio, ma con chi ti sei messo? Con tutte le ragazze dolci che ci sono in giro, dovevi fare proprio una capatina al circolo ricreativo della Gestapo? Ottima scelta, brother, anzi bruder! Adesso devi rimangiarti la favella, vero? Giorgio china mestamente il capo per qualche istante. Quando ritorna sotto i riflettori,  il suo volto indossa la maschera della rassegnazione. La voce incespica più di prima... "Ri...fffff...iii...uuu...tto l'o...fffff...eertta!" La platea esplode in un boato di disappunto, come a voler presagire la madre di tutte le disgrazie. Dalla curva del fedelissimo parentado luccica il sorriso a 64 zanne del cerbero biondo. La ragazza di Giorgio ha appena ottenuto lo scopo e ha pure il coraggio di gongolare! Lo Showman regala allo sventurato di turno due occhi intrisi di tutta la solidarietà di questo mondo. Giorgio biascica qualcosa tra i denti e poi abbassa il groppone.Il temuto momento della verità è a un tiro di sputo. Lo spettatore comprensivo spera di aver preso un abbaglio, che  la sensazione di beffa, respirata nello studio, venga condannata da un'entità superiore. Purtroppo, Lo spettatore comprensivo sa che la giustizia non è di questo mondo. E ne ha ben donde... DON... DON... DON! Pochi attimi scanditi dalla campana a morto, poi un'atmosfera irreale impregna il teatro. Non vola una mosca. Non era mai successo ad Affari Tuoi! La SS in gonnella ha sulla coscienza un macigno opprimente ma ormai è troppo tardi per tornare indietro.Solo una voce flebilissima prova a rompere il silenzio spettrale, a penetrare l'imbarazzo che si taglia a fette...
SSSARA' PER UN ALTRA VOLTA!

No, caro amico, non ci sarà un'altra volta. Almeno fino a quando sarai attorniato da consiglieri di codesta risma. Non disperare Giorgio. Gli autori di Affari Tuoi hanno pensato anche a te. Da quest'anno il famigerato divanetto rosso è stato abolito. Niente supporters al codazzo. Adesso puoi fare e disfare come più ti aggrada. Sei l'unico artefice del tuo destino!

ULTIMO TAGLIO ALL'AIUOLA DEL CONCORRENTE E INNESTO DELL'ULTIMA ORA: L'edizione di quest'anno pota la famosa letterina di presentazione che tanto impazzava nelle ultime due stagioni. Al suo posto una conquista da tramandare ai posteri. In particolare ai cultori del caschetto biondo e del Tuca Dance... Carramba che sorpresa! Nei momenti topici della trasmissione il telefono squilla, oppure il grande schermo si illumina di botto. Voci e immagini fluiscono copiose dal mare nostrum dei sentimenti. Obiettivo: Sedimentare la partecipazione della famigliola davanti al teleschermo e convertire gli scettici di vecchia data. Lo devo dire. Sono rassegnato. Il Bonolis pacchista si rivolta nella tomba.

Nessun commento: