31 marzo 2012

La splendida Carla Melis, "lei mi fa il cambio e io le faccio il ricambio. Lei mi fa il cambio e io le faccio..." Part 1



Autore video: Fcieza (Condivisione Youtube)

Povera Carlina, piccina e carina.
E' più o meno dal Ventisei Febbraio, annodelgufo, che le stanno facendo un mazzo così per via del "Pacco Mattocchio"...


 

Ventisei Febbraio, una data contrassegnata dall'ennesima batosta nerazzurra, ne sentivamo la mancanza.
Ma non solo. Quel giorno le impietose cronache consegnarono al mondo ammutolito un evento massmediatico senza precedenti.
Quel giorno spirava al "Delle Vittorie" il vento sovversivo della rivoluzione, sobillato da quel gran farabutt figl de putt del Doctorazzo. Sì, perchè solo uno degno di cotanto blasone poteva sognarsi di concepire una simile nefandezza. Seminare zizzania nella gloriosa stirpe del concorrente in nome della più spietata delle locuzioni....
MORS TUA VITA MEA.
Il pacco bislacco travestito da "Arrivederci" congedò una boccheggiante Carla Melis, in evidente debito d'ossigeno, causa prematura dipartita del montepremi rosso. Per lei pronta sul vassoio d'argento la chance di rigiocarsela, previo ulteriore sorteggio, in the next future.
A farne le spese fu la Val d'Aosta capitanata dall'arrembante scalatrice bionda, Katia.
Altro che arrembante! Sul visino acquasapone di Katia era disegnato lo sgomento di chi doveva prendere in corsa il testimone di una partita tragicamente segnata. O quasi.
Con grande sprezzo del pericolo la madame platinata riportò in carreggiata la vettura allo sbando, e a tagliare la linea del traguardo in posizione più che onorevole... Ventimila cocuzze del nuovo conio premiarono i suoi sforzi di irriducibile valdostana.
In Background, Carlina aveva seguito con pathos crescente le fortune al gioco della sua sventurata compagna. Le lacrime, che avevano solcato le gote del suo meraviglioso incarnato di donna mediterranea, avevano ceduto il passo a uno splendido sorriso intriso di solidale complicità.
Alla fine il dottore conservò in saccoccia trentamila dindi del nuovo corso, ma cannò miserevolmente l'obiettivo che si era prefissato. La coscienza collettiva del concorrente non cedette ai biechi ricatti del lato oscuro.
Di sangue cattivo ne era già stato versato, ma evidentemente non era abbastanza per il fetenzio ad honoris causa. Era di capitale importanza snidare la personificazione del suo errante cruccio. Chi aveva osato innescare la miccia delle sue angustie doveva pagare per sempre il fio delle proprie malefatte...

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Povera Carlina, piccina e carina.
E' più o meno dal Ventisette Febbraio, annodelgufo, che le stanno facendo un mazzo così per via del "Pacco Mattocchio".
"Solo piccole schermaglie in attesa del Giorno del Giudizio", così recita lo slogan impresso sui volantini, distribuiti dalla Propaganda di Regime.
L'ora della resa dei conti è, per inciso, scoccata. Interminabili schiere di nubi torve si stanno addensando minacciosamente all'orizzonte, mentre plotoni di gufi stanno inesorabilmente convergendo sulla capitale pacchista.
Butta decisamente male per Carla Melis, non c'è che dire. Eppure non è il caso di disperare.
Non è da lei stringersi nelle spalle, alzare bandiera bianca anzitempo. Lo vedi nel fiero volto sornione, pronto a pennellare puntualmente le fasi topiche della partita. E' palese nel suo desiderio di non lasciarsi irretire dall'ansia di prestazione, dalla smania di fare chissaqualicalcoli, e da quella cattiva maestra che è l'indecisione. Non dimentichiamo che il pencolamento è spesso causa per il concorrente standard di folgoranti imbambolamenti sulla Via di Damasco.
"O la va o la spacca!",  declama con piglio coraggioso la nostra eroina di Gergei.
Ma non è ancora finita. Una concorrente che non ha numeri? Ma come è possibile?
La risposta è di una semplicità disarmante. Non dimentichiamolo, lei è la Donna che visse due volte, i compromessi e le barzellette  scaramantiche sono pregati di accomodarsi in sala d'attesa da qui all'eternità, però...
Però c'è molto di più sotto la scorza leggendaria dell'investitura hitchockiana, anzi non cè da scavare nemmeno.
E tutto lì, davanti ai nostri occhi pieni di sincera ammirazione, non ce ne voglia Madeleine Elster o Judy Barton come piffero si chiama.
Perchè Carla Melis è il manifesto programmatico della joie de vivre.
Vedendola si comprende la commovente bellezza senza tempo di "Over the Rainbow", e che i plotoni di gufi non sono altro che un'orda di temibili giovani Marmotte in vacanza premio a Gardaland.
Si capisce l'entusiasmo dei suoi cari, in primis Giorgio pure lui di Gergei. E dei suoi fidi compagni di cordata pacchista... Mauro, Emanuela, Imma, Mara, ecettera eccetera, se no faremmo notte fonda.
E perchè no, spiega il nutrito numero di estimatori davanti al teleschermo.Spiega perchè sua Eccellenza, il Gabelliere (io) occupi un posto in primissima fila!

Si vive una volta sola ad Affari Tuoi. Anche da telespettatore.

Grazie Carla!






























































































































































































































































UHHHH! AMOOOORE MIO,  NON APRIRE QUEL PACCO!




























































































































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