La simpatia smargiassa al potere!
Inutile nasconderci dietro un dito, è lapalissiano... I concorrenti, che più di tutti sono scolpiti nell'immaginario collettivo, sono lor signori, i veterani. Prima di assurgere agli onori della cronaca, questi specialissimi concorrenti scavicchiano pacchi in quantità industriale, una pratica ossessiva, sconfinante nel rainmaniano. Poi arriva il grande giorno... Si presentano. Sono gioviali e affabili. Si commuovono. Palpitano. Gioiscono, le mani affondano voluttuose nel gruzzolo tintinnante nelle tasche. Si attapirano, Il Dottore li ha appena risvegliati da un sogno fantastiliardario. Chiuse le ostilità, la serata volge al termine. E' tempo di accomiatarsi con il resto della brigata... Pacche sulle spalle, baci e abbracci. Mica pizza e fichi. E poi? Il congedo dai pacchi restituisce i reucci di Affari Tuoi al mondo ordinario. E' allora che sfogliano il calendario sottomano con incredulità. Solo allora si accorgono dell'incedere ineluttabile delle stagioni... "Avevo messo le catene alle ruote della macchina per non pattinar sulla pista di ghiaccio della tangenziale ovest ed adesso eccomi novello Icaro ad accompagnar uno stormo di rondini, sui cieli della primavera". La verità è che si sono giocati una stagione di ferie al tavolo da gioco, ma sottostimano la portata dell'evento. Ancora non si rendono conto di aver scritto una pagina di storia della televisione pubblica. Sì, perchè i VETERANI NON DELUDONO MAI LE NOSTRE ASPETTATIVE DI TELESPETTATORI APPASSIONATI. Questo assunto pone le basi per un drammatico interrogativo: Se questi sono i veterani, cosa ce ne facciamo delle reclute? Le buttiamo nel cestone della carta straccia? Niente affatto, l'eccezione che conferma la regola è perennemente in agguato dietro l'angolo, pronta a sopraffarci con tutta la carica sovversiva di cui è capace. Prendete Lorenzo Petroli, penultimo concorrente pugliese ad aver calcato il proscenio dei pacchi quest'anno. La sua carriera di valletto dedito alla sacra apertura dei pacchi dura sì e no lo spazio di una vacanza tutto compreso a Tenerife. Una settimana ad essere ottimisti e nulla più. Eppure, l'effimera durata del soggiorno non è in grado di scalfire la corazza dietro la quale pulsa il più genuino degli scatenamenti... Quella vitale prorompenza di cui il nostro Lorenzo è fierissimo latore, lo porterà a scalare con diverse spanne di vantaggio sulla concorrenza quella mia personalissima vetta di gradimento, da sempre ambito panorama del mio felice scrutar. Questo almeno per quanto concerne l'anno di grazia 2009. Volendo puntare più in alto, si potrebbe investire questo campione pugliese della carica più ambita, il titolo di miglior concorrente di tutti i tempi, ma forse risulterebbe un tantinello azzardato, alla luce del fatto che solo un' analisi retrospettiva basata sulla comparazione approfondita dei pacchisti storici potrebbe fare luce sul caso. Non è questa la sede opportuna e soprattutto non ho ancora motivato l'origine di cotanto entusiasmo. Già a vederlo, il nostro Petroli vanta una marcia in più, una risorsa di greggio, che il motore scassato della concorrenza si sogna nottetempo. Con buona pace dell'Ente Nazionale Idrocarburi. Quello che si para dinnanzi ai miei occhietti divertiti è un uomo sulla sessantina e passa. Di fibra decisamente robusta, e incorniciato da una pettinatura che sembra importata di peso dai mitici anni sessanta made in Graceland. Non è proprio Elvis, ma un'impronta nel taglio dei capelli pare essere debitrice alla chioma ribelle di The King. Colpisce l'indomito ciuffo bianco che emerge atollo solitario nel Mar Nero (tinto, mica siamo in Crimea!) del cuoio capelluto, al pari delle basette sesquipedali, le più monumentali che Parrucchiere abbia mai visto. E tagliato. Se avrà mai la forza di stoppare l'esuberanza di Lorenzo. Che dire di quella simpatica espressione da smargiasso (nel senso positivo del termine, s'intende) che ogni tanto accende a viva luce quel faccione, versione nostrano grezza del celebre Mel Gibson... Mi perdonino i diretti interessati per l'azzardato confronto. Continuando a zoommare impunemente sul viso di Lorenzo il Bello (così definito dal prode Max) non posso fare a meno di rimarcar le forme pronunciate del suo naso orgoglioso, senza contare la caratteristica occhiata semichiusa rivolta ai quattro lati dello studio, suo fisiognomico cavallo di battaglia... Le palpebre serrate a mezza altezza, comprimono il campo visivo lorenziano in strette fessure oculari, forse per compensare un deficit della vista (leggera miopia in agguato?), forse un modo per guardare in tralice l'interlocutore, per eludere sornionamente le sue attenzioni.Questo è a sommi capi quanto trapela dalle fase di "testing" del concorrente, la classica gavetta apripacchista, a cui deve sottostare chiunque ambisca ad mettere in mutande lo perfido dottore. Una fase caratterizzata dal consueto chiaroscuro, eppure mai come in questo caso emerge genuinamente dalle nostre viscere, la netta sensazione che ci siamo, questa è la volta buona... Anche la stagione maxgiustiana si fregerà di una carismatica presenza. Sì, avrà il suo Logiurato, in barba a gufi e cassandre! Come NON mi sbagliavo! Arriva il grande giorno e, dal bozzolo delle previsioni, nasce la più variopinta delle farfalle. E' il suggello della più bella delle conferme. E scusate se non mi concentro su offerte, offertine e offertazze; pacchi, pacchini e pacc... (questa non si può dire, temo). Perchè stasera è protagonista la verve di Lorenzo, è lei a dettare legge. Tutto il resto ristagna nella palude della banale ovvietà. Ciak, si gira e... Si ride a crepapelle! E' anche la passata professione del nostro eroe (attualmente pensionato) a regalare gustosissimi aneddoti e spunti di intrattenimento a non finire. una vita improntata all'insegna dell'abnegazione assoluta... Quanti sacrifici stipati nella stiva di quella nave perennemente in rotta sui mari di casa nostra e fuori... In soldoni, la sua militanza in veste di marinaio-operaio addetto alla manutenzione navale e le mille peripezie (avarie, tempeste...) sempre in agguato dietro l'ultima onda. "Quella volta arrivammo persino a incrociare un naviglio dei pirati, ma riuscimmo a mantenerci a debita distanza...". Una succulenta pietanza condita dall'insalata della bonarietà, un po' di sana spacconeria che non guasta mai e la simpatica tendenza a far inceppare i perfetti ingranaggi dell'idioma italico in nome della pittoresca cadenza pugliese (pittoresco come sa essere qualsiasi vernacolo dello Stivale) e... Voilà, Lorenzo Petroli è servito! Anche la dea bendata sembra stregata dall'ispiratissimo vulcano in costante eruzione artistica e applaude estasiata una-due-tre-dieci volte. Un numero cospicuo di pacchi blu cade vittima di questa benevolenza piovuta dal cielo, subito contraccambiata dal provetto ballerino che giace incompreso in Lorenzo. Allo spettatore non resta che chiudere nel freezer le preoccupazioni accumulate durante la giornata, e ridere di gusto per qualche istante. Provate a immaginare un sagoma tarchiatella riprodurre con inusitata grazia passi e movenze della Tarantella... Non tentate di analizzare e comprendere, lasciatevi solo cullare da quel simpaticissimo cavallo a dondolo, portatore di innovativa vitalità, e permettete alla Vostra risata di evadere fragorosamente dall'ingiusta prigione dei freni inibitori. Sì, perchè non avrete più tante possibilità di riscattare la Vostra anima di telespettatore annoiato quando il sipario calerà su questa magica puntata. Non avrete più la chance di cancellare il consueto sole a scacchi, di portare il Vostro deretano fuori dal convenzionale carcere di massima sicurezza... Quell'Alcatraz dove il refrain è sempre il medesimo, che lo vogliate o meno: "La cifra che mi offre il dottore è importante, sono tanti soldi... Mi farebbero comodo, ma sono qui per giocare. Rifiuto e vado avanti!".
Non crediate, però, che il repertorio mattattoristico di Lorenzo si esaurisca qua, toppereste di brutto. Quale modo migliore di inaugurare una chiamata pacco o chiudere una trattativa col dottore dando fiato alle proprie velleità di Tenore fai-da-te? Lorenzo applica alla lettera questo ambizioso modus operandi lirico, ma le sue capacità artistiche non lo sorreggono come dovrebbero. Il risultato è ancora più stridente che sulla pista da ballo. Il nostro Placido Domingo in erba ha la pretesa di sparare la voce su toni troppi alti per lui. E' costantemente fuori tempo. Come logica conseguenza, canna ogni tre per due la nota. Insomma, stona che è un piacere, ma lui dà l'aria di non farci caso, innamorato com'è dell'Arte del Bel Canto (eufemismo)... Beh, in fin dei conti chissenefrega, non siamo allo Zeccone d'oro, non spingiamo come matti sul pedale dell'acceleratore critico, avremmo torto marcio. Primo perchè le competenze musicali non sono farina del sacco di chi scrive; secondo, ma primissimo in ordine d'importanza, vogliamo goderci in santa pace lo show? Sì, lasciamoci avvolgere da quella ventata d'ilarità fresca che spira dai cieli molfettiani e ringraziamo Lorenzo Petroli di essere venuto al mondo! Parlando di Affari Tuoi, non occorre certo avere tre lauree (cosa te ne fai al giorno d'oggi) o essere depositari della Scienza per capire alcune cose sul nostro gioco televisivo preferito. Se prosciugo parte del bacino idrico blu, mi devo aspettare a breve un drenaggio nella zona rosa-rossa... Non si scappa! Il nostro concorrente, cuor di leone, non ha nessuna intenzione di darsi alla macchia, ma certo non può gioire per quel che sta succedendo al suo montepremi. Pian pianino gli viene tolto quello che ha preso con impeto baldanzoso qualche minuto prima. Questo è Affari Tuoi, dalle stelle alle stalle in men che non si dica. Chiunque si fosse sintonizzato su Rai Uno durante questo frangente avrebbe scoperto l'altra faccia del pianeta Lorenzo. D'altronde, come puoi trasudare gioia da tutti i pori quando fai fuori in due soli tiri 750000 euro, la crème dei premi in lizza? E' un'escursione nei mari tempestosi dell'incazzatura quella che attende l'intrepido marinaio. Una mareggiata in piena regola, e lui ne ha viste tante in vita sua! Un prevedibile gesto di stizza accompagna la rabbia che monta schiumante dalle viscere... Lorenzo si massaggia nervosamente il viso come a voler far sbollire quella cocente delusione che sembra aver vanificato i suoi nobili disegni di vittoria. Nemmeno la letterina dei buoni propositi pare riportarlo sulla via maestra, anzi l'incavolatura lascia il posto allo scoramento e alla rassegnazione.
Max fiuta la deriva del concorrente e lo esorta a non mollare, uno sprone a navigar col vento in poppa per arrivare preparato all'ultima tappa del suo viaggio. Anche noi, dal nostro loggione preferito, desideriamo vederlo tornare pimpante più che mai. E con noi anche la fortuna. Detto, fatto... Finalmente, la confortante luminosità dei raggi solari torna a rischiarare la rotta di questo simpatico vascello pugliese, benedetta dalla Divina Provvidenza..."Cosa c'è nel pacco?". "Solo il Signore lo sa". Il nostro sfodera un bel sorriso e si lascia andare a un applauso liberatorio dopo attimi di tensione che non sembravano finire mai.
Ormai è tutto dietro le spalle, è l'occasione ghiotta di rispolverare i suoi Greatest Hits, tanto cari a grandi e piccini. Offerta di 12000 Euro? "Rifiuto e Vaado Avaaantii"... E' l'acuto sparato a viva voce dall'ugola lorenziana. "75000, 75000...", urla eccitata la vedetta di turno. Ormai sono alla nostra portata. "Che dici, Capitano di lungo corso, li andiamo a prendere?". Quante cose potresti fare... Magari comprare un bel pezzo di terra per portare i nipotini a giocare, costruire loro una giostrina e un'altalena grazie alla tua comprovata esperienza di meccanico navale. E' giunto il momento di approdare allo scalo definitivo e appendere la casacca di marinaio al chiodo. Guardali, sono venuti apposta per te, per sostenerti con tutto l'affetto di cui sono capaci: tua moglie Annetta, "il fiore della gioventù" e "i tuoi belli tre figli".
Non li vorrai deludere? No, papalluccio Lorenzo non delude nessuno e, in ossequio a un detto delle sue parti, "UNDICI, I PORCI", opta per il pacco del Trentino Alto Adige... No, nessun maialino grugnisce in queste lande. Non che i suini miagolino all'ombra del Castello del Gran Consiglio (chi conosce Trento ha capito), è che di Rosa dietro quella postazione pacchista c'è solo una graziosissima brunetta. A lei l'onore di regalare al prode pugliese la tangibile meraviglia del pacco ospite. Un urlo selvaggio di gioia accoglie l'entrata in studio dell'immarcescibile Mal, sintonizzato per l'occasione sulle note di "Pensiero d'amore". L'abbraccio con il grassoccio concorrente è questione di pochi attimi... Un'aura di contagiosa allegria benedice l'incontro. Poi i due si dividono. Mal espleta i suoi doveri contrattuali raggiungendo, come da copione wandaosirisesco, la cima della scalinata (beh, a dire il vero, Wanda Osiris scendeva NDR Giancarlo Governi). Due ali di pubblico festante si contendono la sua attenzione prima dell'inevitabile congedo. Sul altro fronte, ci crediate o meno, Lorenzo il Bello è ancora lì, al centro del palcoscenico a festeggiar raggiante al passo della Tarantella... Come si conviene alla VERA STAR di questa serata. Per lui è giunto il momento di andare a scovare l'ultimo intralcio sulla sua marcia trionfale, quel pacco blu materializzato nella legnosa figura dello SCAFFALO. Pretesto bello e buono per assistere a una gustosissima esternazione del nostro, in preda all'eccitazione..."QUELLO SCAFFALO ALTO FINO A SEI, DODICI METRI (alza lo sguardo enfatico e protende il braccio verso la sommità dell'ipotetico scaffalo come a volerne misurare l'altezza vertiginosa)... E IO FACEVO LA SCIMMIA (la dita della mano si aprono e si richiudono ritmicamente per imitare l'andatura sciancata del primate, la mano sale per simulare l'arrampicata dell'animale) PER ANDARE A MONTALLO".
Alla fin della fiera dove cavolo si annida questo accidente d'affare?... Anche lui si interroga con tonante impazienza, "A du stè cu scaffale la...a dove sta sto scaffale qua... esci scaffàà!". Perchè non chiederlo alla bellissima Vania-ricciola-rossa-calabrese? Detto fatto, "Quattoddici, lo Calabria!". "Lo Calabria?", Max gioca con lo storpiatura della lingua italica ordita dal Buon Lorenzo. L'accusato non ci sta e proclama la sua innocenza. Poi ritratta e dice divertito, "S'è seccato un po' la bocca!". ILARITA' GENERALE! A proposito, si divertirà anche dopo l'apertura pacco? Divertimento è un termine che non rende assolutamente giustizia allo stato di esaltazione che accompagnerà Lorenzo da lì a una frazione di secondo: braccia giubilanti al cielo e grido di guerra braveheartiano a far vibrare sfrenatamente le corde dell'entusiasmo... Inevitabile prolungamento dello show per la gioia di tutti i fan presenti, me compreso. Catapultato in piedi come una molla a scatto, Lorenzo afferra lo sgabello e sollevandolo a gambe all'aria comincia a roteare vorticosamente su se stesso. Non pago di cotanto trasporto emotivo, la trottola impazzita carica il povero sedile sulla sua testona massiccio crinita e intona una marcetta al ritmo di "Rattattittatttattaa...".
Il cappoccia della regia intuisce la portata dell'evento e non si fa pregare due volte. E' tempo di far ripartire il carillon pugliese con una bella Tarantella... Trenta secondi di adrenalina danzerina allo stato puro in cui volteggiamenti stile ballerina classica, ancheggiamenti e chi ne ha più ne metta, la fanno da padroni.
Quello che stupisce non è solo la qualità del repertorio comico-danzante messo in campo, fateci caso, questo uomo non conosce la fatica, anzi parrebe rilassato e sorridente...nessun accenno di fiatone o una stilla di sudore a imperlarne la fronte, eppure lo sforzo fisico di cui si è fatto carico avrebbe messo fuori combattimento gente nel fior degli anni. Incredibile! Mi ricorda un celebre ginnasta lucano di stanza al Tiburtina circa 2 annetti fa. D'altra parte, Lorenzo condivide con Logiurato la propensione a far saltare gli schemi classici della trasmissione. E non è un caso, i conduttori sembrano risentirne non poco. Ricordate quanta difficoltà Insinna ebbe a contenere la straripante esuberanza fisica del baffone lucano? La storia si ripete oggi. Max Giusti contrappone al nostro ex marinaio il ruolo di cui è investito. In parole brevi il conduttore si limita a fare il compitino per cui è stato scritturato o quantomeno non riesce a mettersi in sintonia con la verve di quel vulcano scatenato, a fargli da perfetta spalla. Ne convengo, AT non è un programma comico, ma penso che la cosa poteva essere gestita meglio. Magari nelle sapienti mani di un presentatore esperto... Chi ha detto Bonolis? Comunque Lorenzo se la cava benissimo anche da solo... Eccome! Per celebrare la sua grandezza è in allestimento un gran finale con i controfiocchi! Da una parte la lusinghiera cifra di 75000 Euro, dall'altra il paracadute (bel modo di cadere) dei 30000 Euro. Felice pretesto per riportare alle luci della ribaltà il guascone di Molfetta... "Quanto chiedi al Dottore per chiudere la tua partita?". "70000 Euro!!!!". No, il dottore non può abbassarsi a tanto, caro amico, ma oggi sembra di luna buona. Approfittane, Lorenzo, prendi quei 50000 Euro! L'accettazione di tale offerta è vincolata al benestare familiare, concesso dopo un brevissimo consulto. La palla passa a lui: adesso gli tocca decidere. Comunque vada, una vincita di tutto rispetto arride al nostro simpaticissimo concorrente. Prima di prendere la decisione cruciale il Nostro ci dedica una bella performance canora, di quelle che lasciano il segno. Per l'occasione fa un bel tributo a Beniamino Gigli, cantando a viva voce..."Mamma son tanto felice....". Beh, come vi lascio immaginare questa esibizione non verrà tramandata ai posteri per la beltà del canto, ma di una cosa possiamo stare certi. Le nostre ganasce ricorderanno a lungo questa serata, quanto lavoro extra si sono dovute sobbarcare per regalare al mondo quelle indicibili risate...
Adesso che ha dato libero sfogo alla sua ispirazione, Lorenzo può decidere serenamente quale percorso intraprendere. In nome del suo bellissimo proposito - comprare un piccolo appezzamento di terreno per costruire una giostra dedicata ai suoi nipotini - accetta la cifra intermedia di 50000 Euro.
Avrà fatto bene? Lorenzo è baciato da tanti talenti e anche dalla Dea Bendata, come si deduce da quell'urlo schiumante di entusiasmo, quel complimento autoreferenziale ("Bravo Lorenzooo"!!!) e il caldo abbraccio che lo lega a Max.
No dico, come si fa a non investirlo...
Lasciate perdere l'istinto lorenzocida che viaggia su monoposto di ultima generazione, sapete non mi si addice, io voglio bene al Sciur Petroli.
No dico, come si fa a non investirlo una volta per tutte...
LORENZO PETROLI RE PER UNA NOTTE, ANZI, NO... PER TUTTA LA VITA!
LORENZO, THE KING OF AFFARI TUOI!
SUPER BONUS: L'album fotografico che trovate a corredo dimostra il motivo irrefutabile di cotanto splendore monarchico.Non ce ne voglia la casata sabauda.
Si diceva del Petroli... LUI e l'immarcescibile Ottavio Logiurato, l'olimpierrimo ginnasta lucano, formano un regalissimo duo, capace di sbaragliare qualsiasi complotto nato all'ombra dello sbadiglio.
Il loro blasonato motto è, VELS. Vivi E Lascia Scompisciare.
E allora cosa aspetti... Avanti Lorenzo!
Viva la monarchia! Viva Lorenzo il Bello!
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