01 marzo 2011

Ruben Chatrian, alias il fratello gemello di Rocco

Ricordate Rocco? Ebbene nel racconto in questione facciamo la conoscenza del fratello gemello. Per chi non l'avesse capito, stiamo parlando del prode Ruben Chatrian della Val d'Aosta. Ricordo che le vicende risalgono al Febbraio dell'anno scorso, un anno monco per Affari Tuoi, ma non per la mia gloriosa Immensinter...






E' dalla prima edizione insinniana di AT che un impresario di pompe funebri non ravvivava il mortorio dei pacchi.
Ieri (3 anni fa, gestione Insinna) è toccato al trentino Giorgio prendere le misure della bara del Dottore, con risultati che definire nefasti non rende onore alla categoria.
Oggi (27 Febbraio 2010), ci riprova il valdostano Ruben Chatrian: riuscirà laddove l''illustre predecessore ha fallito o dovremo scomodare un'apposita task force di imbalsamatori dalla piana di Giza?
Bah, facciamo conoscenza del nostro concorrente che è tutta salute.
Ruben è un ragazzo di 28 anni dall'aspetto normalissimo...
Chi rumoreggia in aula? Ah, il solito Giacchetti della terza fila... Cosa la cruccia così tanto? Sentiamo...
Un ragazzo normale? Per giunta, senza occhialini scuri, abito di raso nero e cappellone a larghe tese?
Caro alunno, le dico dove può mettere lo steorotipo... Nel loculo! Ehm... Giacchetti, ma cosa mi mette in bocca!? Sa una cosa? La boccio in tronco e non se ne parli più...
Riprendiamo le fila del discorso inopinatamente spezzate.
Ruben è un ragazzo di 28 anni dall'aspetto normalissimo e scoppiante di salute. Prendete Massimiliano Ossini e aggiungete qualche goccia di Michael Schumacher. Shakerate il tutto e otterrete un cocktail di esuberante vitalità. Il nostro amico ama i piaceri genuini della vita (far casino e uscire la sera con la ragazza), è sensibile alle belle arti (sentiste come strimpella con la sua fida fisarmonica!), e fa parte di quella folta schiera di iperattivi che ha eletto lo sport a totem della propria esistenza: provetto sciatore con tanto di patentino scintillante a dimostrarlo, e passione rallistica in vorticoso derapage.
Non solo di "ludus in fabula" vive il viandante in questa terra di lacrime. Guadagnarsi la pagnotta giornaliera è un dovere che non risparmia nessuno (Vabbè, fate finta che certi magnati abbiano la residenza su Marte. Come dite?... Cosa vuol dire, ce l'hanno?), ma Ruben non s'è mai posto il problema. Lui unisce l'utile al dilettevole.
La sua prima parte di vita professionale fila liscia come l'olio nei villaggi turistici di mezzo stivale. Tutto bello e soprattutto molto usurante, come lui stesso desidera, ma... Qualcosa non torna. Semplicemente, la crisalide non ha ancora avuto modo di evadere dall'angusto bozzo che la ospita. La farfalla che c'è in Ruben deve ancora pazientemente attendere.
A soli 23 anni l'evento che cambierà per sempre la sua vita: la folgorazione sulla via del cimitero.
Parla al padre della sua nuova vocazione. Da lì ai classici tre campanorintocchi a morto, la decisione di guidare un'impresa di pompe funebri. Una sfida affrontata con aplomb ed efficienza per arrivare là dove il successo arride agli eletti.
Ecco con chi avrà a che fare il nostro caro Dottore. Uomo avvertito, mezzo salvato...
E, voilà, ecco preparata la scaletta funeraria della serata! A seguire lo spaurrrracchio (con la erre moscia, mi raccomando, siamo in Valdaosta) un mesto corteo funebr... Pardon ("Giacchetti, dietro la lavagna!"), un gruppo allegro di persone tra cui spicca il papà, la mamma, la sorella, il cognato e, (molto) dulcis in fundo la fidanzata alquanto caruccia.
In ossequio alla sua beneaugurante professione, l'inizio di Ruben è la sintesi perfetta dell'apocalisse. L'inizio della fine, tanto per cadaverizzare: uno-due-tre, si schiatta! Il primo a venire imbalsamato è il pacco dei 250000 Euro, seguito in ferale rassegna dai 75000 lucani (Super Maria Rosa cosa mi combini?) e dai 500000 portati in grembo dalla madre di tutte le disgrazie, al secolo la new entry porta dindini.

- Meno male che il quarto pacco è un premio blu, chiosa un Max rassicurante.

Beh, ad occhio e Ankh, suddetto pacco parrebbe uno scatolone di pietra riesumato dalle cave arenarie di qualche sito archeologico. All'interno del sarcofago, il putrescente olezzo di stagionatura emanato dal fagotto di bende e fasce a forma di coccodrillo. Fargli prendere un po' d'aria a tempo debito (leggi "alle prime tre chiamate") avrebbe senz'altro curato quel pallore plurimillenario, ma non facciamone la scena madre!
In fin dei conti, i duemila euro portati in dote dal rettilone non cambiano la vita del concorrente.
Alla fine della fiera possiamo salutare la caramellosa Coccodance come un piccolo segno di rimonta della buona sorte. Nuova prova a corredo della tesi è il premio custodito dall'affascinante Elisa Bellei (Emilia Romagna). Cinquanta Euro del nuovo conio si uniscono cartamonetamente al macero; le lire sperano nel ripescaggio in zona Cesarini.

La prossima chiamata è fonte d'ispirazione per una considerazione illuminante...

- Che bello sarebbe avere una bella capigliatura accorciata di fresco, sboccia dal mio cerebro giardino tra un trimestre e l'altro.
Renè, rappresentante della Liguria non si lascia fuorviare da meditazioni di codesta risma. Per lui, depositario di mega parrucchioma hippy, l'unico sfoltimento concepibile è quello del montepremi rosa del povero concorrente... GRRRR, Potessi tagliarti 30000 capelli per la legge del contrappasso! Mah, in tutta sincerità, non avrei risolto molto... Avremo modo di discutere di tagli, ritagli e frattaglie prossimamente. Adesso vediamo dove va a parare la prima mossa di quel anfitrione sparagnino che è il Dottore.

"O saltare dalla finestra o mangiare la minestra."

Il dottore non se la cava coi primi piatti, anzi, di cucinare manco a parlarne. Al massimo ti può propinare qualche pacco molto fumo e poco arrosto per annebbiarti padanamente le idee. Inutile dire che casca male con Ruben. Un offerta esalatrice di 15000 Euro non può asfissiare un fiuto da segugio come il suo.
Tutto da rifare, la seduta è aggiornata ai prossimi tre tiri.
In Molise è stato segnalato un nuovo caso X-file classified. Per la precisione, è stato localizzato un pacco misterioso contenente un liquido organico geneticamente alterato... Mooolto alterato! Un rapporto approfondito della Federal Bureau Investigation riconduce l'anomalia alla bile travasata dal Dottore... Solo 2.50 Euro il fantasmagorico bottino perso da Ruben alla roulette del pacco X... Come la capiamo caro Doc! Forza e coraggio, magari si riprenderà al prossimo turno...
Per l'occasione viene convocata la concorrente rossa di Terracina, ovvero la bellissima Loredana Salvati. Speriamo che il clima mite di quella bella località possa giovare al pacco in esposizione...

Tombola! Anzi, Sim Salabin!
"Che sia fatto, che sia detto, che mi appaia presto il maghetto!".

La bacchetta del buon Max ha appena fatto comparire una delle nuove leve dell'illusionismo italiano: il signor Volpini. Piccolo imberbe (ha da poco superato il tredicesima inverno), dotato di altezza minimalista e frangettona bionda che fa il paio con il paradigmatico caschetto crepaxiano, non conosce l'arte della diplomazia televisiva. Nella fattispecie, non va troppo per il sottile con cerimonie e salamelecchi vari.
Fa poche concessioni il Volpino. Al massimo i convenevoli li registra alla voce "optional" e punto e basta.
Che ci volete fare, saranno quei benedetti turbamenti adolescenziali a farla da padroni... Tuttavia, non ce la sentiamo di condannarlo, anzi lo assolviamo con formula piena. Sapete, con tutti i prestigiatori zuccherosi che attentano alla glicemia degli spettatori, è il minimo che possiamo fare. E poi, il nostro assistito rende assoluto onore alla categoria che rappresenta, e scusate se è poco!
Di seguito trovate un concisissimo saggio della sua arte.
Aria un tantinello impacciata, il mini mago tiene in mano una candela, la cui lunghezza sfida impietosamente la brevilinea statura del suo detentore. L'apprendista stregone sembra sul punto di vacillare, eppure non desiste. Sa che nessun candelotto, per quanto cresciutello, può mettere il bavaglio alla voce dell'incoscienza. E, allora, giovane amico inneschi pure la miccia del virtuosismo e illumini lo studio...
Noooooooo! Cari amici non fatevi travolgere dal parapiglia generale, il numero di stasera non è così terrificante, anzi... Della candela incriminata si sa che non esplode, limitandosi a scomparire-ricomparire-scomparire con l'ausilio del classico velo da prestigiatore, e...

" 'Nasera! ".

Con il laconico saluto all'indirizzo dell'esterrefatto conduttore si conclude in perfetta nonchalance la serata del maghetto. A Max non resta che scuotersi dal torpore, facendo detonare una bella risata. Tanto ha fatto tutto lui, la piccola peste.
Ebbene sì, Siori e siore, è nata una microleggenda. Ogni sera aspetterò l'angolo della magia con trepidazione. Non per altro, ma come faccio a mancare il rendez-vous col parterre del Centro Italia?
In genere, la telecamera riprende solo i primi 3-4 posti a partire da sinistra. Potessimo allargare l'inquadratura quel tanto che basta avremmo una panoramica meravigliosamente completa (vedi Umbria e Abruzzo, guarda e sogna Emilia e Lara). Ma per ora è sufficiente così. Solo una piccola rivendicazione, mago, maghetto... Prego, si sposti. Devo rimirare ancora quel sorriso birichino che fa capolino tra i chiaroscuri della luce soffusa. Grazie di esistere biondacharmante Elisa! 
Ohibò, a furia di soffermarci sul piccolo David Copperfield, abbiamo fatto sparire Ruben dalla scena.
Niente di più sbagliato, è sempre in mortale agguato... Non dimenticate che deve prendere le misure del dottore.
Prima va a fare una capatina all'ortofrutticolo calabrese. La bella commessa, Francesca, gli fa trovare sulla bilancia un Kg di Salvia, proveniente da quel pacco blu appena scartato sul bancone.
Un'altra bella notizia che precede il primo duello con l'antagonista Dottò.

DRIIIIIIIIN...

Il Boss di fine livello si annuncia con il trillo del diavolo per far capire di che pasta è fatto. Se solo sapesse cosa lo attende...
Al tavolino Ruben è stato raggiunto dal papà su invito di Max. E' risaputo, in 2 è meglio che UAN!
Prima strategia della sacra alleanza familiare consiste nel blandire il nemico con un regalino innocente...

- Dottore siamo a sua completa disposizione... Se le servisse qualcosa... Prego, voglia accettare questo umile presente...".

Il gadget in questione ha le candide fattezze di una bara lillipuziana. Analizzandolo alle latitudini gulliveriane è un comunissimo portachiavi.
Però, che carini... Dare la possibilità al loro avversario di contemplare il modellino di quella che potrebbe essere la sua nuova dimora da qui all'eternità...
Un gentile pensiero contraccambiato con il fumogeno dell'opzione cambio pacco.
La premiata ditta Chatrian rimane per qualche secondo interdetta, il tempo di riprendersi e trovare il modo di architettare una contromossa. Ed ecco che scatta il conciliabolo... Padre e figlio confabulano in uno strano idioma provenzaleggiante, inintellegibile persino alla massa francofona. Forse è un vernacolo narbonense o salasso, entrambi parlati un paio di millenni fa da alcune popolazioni della Gallia Transalpina e Cisalpina. Data l'impossibilità di reclutare Asterix come traduttore simultaneo (troppo occupato a salvare per l'ennesima volta il villaggio dalle sfigate legioni di Cesare), è necessario penetrare la barriera linguistica con qualcosa di altrettanto indecifrabile. Muro contro muro. Max ci prova con il barese Lino Bènfi...

- Cambiete o non cambiete?
"NON CAMBIEMO!".

L'avevo detto io, che l'incontro di popoli diversi è sempre istruttivo!
Bene, è tempo di riprendere le redini della partita. Il papà rimane sulla diligenza perchè ha dato prova di saper aiutare il figlioccio nell'impresa di tenere testa a quel pellerossa del Dottore. Se poi le cose dovessero volgere per il peggio, non dimentichiamo i servigi della fida cavalleria a portata di fischio.
Ruben striglia i cavalli e urla al mondo intero: "Chiamo pacco 19, Piemonte!"
Piemonte... Terra del Principino, conosciuto anche come Brad Pitt delle Langhe. 
Ebbene, non aspettatevi che il divo piemontese falso cortese (anche i proverbi non scherzano!) reciti per Voi la parte del cencioso questuante. Sì, la parte del poeraccio trincerato dietro la scatola degli spiccioli.
In compenso vi spiattellerà la più brutale delle verità.

- Tanti, tanti soldoni se ne vanno dalla cassaforte che riposa sotto il mio nasino, per inciso la VOSTRA cassaforte, i VOSTRI 100000 Euro!

Brutta mazzata, non ci voleva proprio. Stavolta è il dottore a suonare la marcia del becchino ad uso e consumo di chi solitamente lo fa per conto terzi.
Non ti preoccupare, Ruben, ne hai ancora tanti di dardi nel tuo feretro (Giaccheeettti!).
Tendi il tuo arco, prode Guglielmo, e scocca il tiro della rivincita. Possibilmente centra la mela...
Blu, mi raccomando!

- Scelgo pacco 17, Marche!

Marche... Una regione, un uomo: Sulla sua calotta cranica nessuna traccia del frutto di telliana memoria. Solo un parruccone talmente (ne)riccio da cacciare il posticcio di Tony Dallara dal Guinness degli orrori tricologici... Ladies and gentlemen, Vi presento Armando, la new entry.
Segue analisi stringata per andare direttamente al nucleo delle cose...

SIGNIFICATO DI NEW ENTRY: IL NUOVO ARRIVATO PORTA SOLDI, ERGO CAVOLI AMARI PER IL CONCORRENTE.  
FONDATEZZA DELL'ASSUNTO: ZERO BARRATO, ANZI UN CENTESIMO.  
STATO D'ANIMO DI RUBEN E PAPA': GIOIA ELEVATA AL CUBO.  
REAZIONE DEL DOTTORE: NON PERVENUTA, PER AMORE DEI CARATTERI FACILMENTE IMPRESSIONABILI.

Grazie a questo bonus ci concediamo una breve pausa di benessere prima di cadere nella tentazione di aprire il blister dell'aspirina... Benvenuti nel mondo spremi meningi dell'algebra!
Da dietro la dogmatica cattedra, la prof di matematica SARDA, Daniela Cabras, ci scruta con l'espressione severa di chi sa che il momento solenne è arrivato.
Noi deleghiamo la nostra risposta a due occhi tenuti in ostaggio da tutta l'angoscia di questo mondo.
Magari, ci riesce di impietosirla e farla franca anche stavolta. Di rimando, un nome sibila con stridore nei nostri padiglioni auricolari. IL NOSTRO NOME e con esso la dimostrazione pratica che avevamo torto marcio. Che ci volete fare, è il dazio annuale da pagare per avere l'agognatissimo posto in prima fila.
Forse è il caso di versare un contributo anche all'ACI per sollecitare l'intervento del carro attrezzi a riportarci in carreggiata. E' vero, la nostra deambulazione ha conosciuto tempi migliori, chiedetelo pure a quelle gambucce in preda a raptus ballerino... Ah, maledetta tremarella!
E' giusto che paghiamo il fio della nostre colpe ballando il Cha Cha verso la meta del nostro supplizio...
Riusciremo a risolvere l'equazione polimoniale di 5° grado che ci fissa con impenetrabile contegno da quella dannatissima lavagna?
Nemmeno se ci mettessimo di buzzo buono da qui alle prossime calende greche, temiamo.
Per fortuna, la Prof Daniela ci concede la domanda di riserva.
- Cosa c'è nel pacco Y?
Da secchione d'altri tempi a emulo di Nostradamus è peggio che andar di notte!
La cara insegnante vuole la luna. Per non scadere nel triviale (in fondo la professoressa è una signora piacevole, molto piacevole) ci avvaliamo della facoltà di non rispondere.. Ma il verdetto è già deciso...
"In nome del popolo pacchista... BLABLABLABLABLA (fine della tiritera), si condanna il qui presente concorrente a presentarsi allo sportello delle occasioni mancate a battere cassa...Trentaduemila eurovolte.". Che convertito in valuta bonolisiana, significa buttare nello sciacquone 64 milioni del vecchio conio.

Peccato!

Per dirla con Gobbo-De Chiesa, dinamico duo della telecronaca, lo slalomista Ruben ha rischiato di inforcare alla dodicesima porta, ma è riuscito a salvarsi con un provvidenziale colpo di reni.
Dopo il quasi incidente di percorso, il nostro ha fatto correre gli sci come meglio non poteva. Quelle deliziose pennellate sul tratto filante sono ancora impresse nella nostra memoria, ma adesso arriva la parte più insidiosa. Il mefistofelico Dottore ha posizionato una bandierina da 10000 Euro in un canalino strettissimo. Per aggirarla, lo scafato sciatore dovrà davvero dare fondo a tutte le sue capacità. In caso contrario scatta la squalifica, ricompensata con la moneta sonante di cui sopra.
Una bella consolazione, ma vuoi mettere la soddisfazione di filare come un razzo telecomandato tra i paletti e vincere la gara?!
Volete sapere una cosa? Ruben non delude. Il superamento in scioltezza della prova equivale all'implicita dichiarazione: "Rifiuto la squalifica remunerata e saetto avanti!". C'è anche lo zampino di una persona cara in cotanta determinazione. Il caro papà segue ancora con amorevole attenzione le peripezie del figlio al tavolo da gioco. E' diventato il suo consigliere ombra. Insieme prendono le decisioni che si rendono necessarie nelle fasi topiche della partita. Occasione unica per gustare il suggestivo dialetto, Patois, direttamente dalle loro vive voci, cosa che Max preferisce fare spalmandolo su una bella michetta... A buon intenditore caseario, poche parole e... Bon appetit!
Prossimo trittico di chiamate a partire dal Friuli Venezia Giulia, una delle compagne della Val d'Aosta nell'esclusivo novero delle regioni a statuto speciale.
Mai tale connubio fu più azzeccato. Per la serie: "Quando si dice la solidarietà regionale!"...
Duecentocinquanta euro non imbratteranno più il montepremi, con buona pace di quel writer del Dottore! Non me ne vogliano i suoi colleghi più talentuosi, ma quel ghirigoro a tre cifre sul murales blu è proprio un insulto alla decenza! Prego, Doc, smetta di frignare e passi pure una bella mano di vernice fresca...
Nel frattempo la Val d'Aosta potrebbe mietere altri consensi nel resto della penisola stivalica.
Vediamo cosa succede in Umbria. La rappresentante di questa suggestiva regione è Emilia Decenti, meravigliosa fotomodella in incognito per sfuggire all'incombente minaccia dei paparazzi.
Domanda da cento milioni di dollari più Iva Zanicchi: come eludere le opprimenti mire dell'obiettivo fotografico indiscreto? Semplicissimo, basta mettere nel ripostiglio maquillage, lustrini e paillettes e presentarsi piccina bruttina sotto le mentite spoglie di postina. Beh, semplicissimo come bere un bicchiere d'acqua. Acqua distillata. Non vale neppure la pena di scomodare il commissario Frizzi per smascherare la Miss. Chi volete che le creda, vedendola svettare dall'alto di quella silhouette mozzafiato che la consegna alle passerelle? Mah, speriamo solo si cali nell'improbabilissima parte di portalettere recapitando al nostro Ruben un pacchetto contenente tanta, tanta fortuna... Vero, Emilia? Verissimo, a giudicare da quel talismano splendente dalle sue labbra perfettamente disegnate. Purtroppo non dipende esclusivamente da questo bijoux la buona riuscita dell'operazione. E ci mancherebbe, quando di mezzo ci sono le poste italiane...

Incrociamo le dita e aspettiamo...
Aspetta e spera che poi si avvera...

??????!!!!!!!

E' già arrivato l'oggetto del nostro trepidare?
Siiiiìì?!?!

Buono a sapersi, non credevo fossero così veloci! Apriamolo e non lasciamoci turbare da quelle inflazionatissime campane mortuarie. Sono tutte 'na finta della regia per offuscare gli orizzonti del lieto evento... Giusto pochi rimbrotti di quel bluff temporalistico e poi l'iride del arcobaleno ritorna ad affrescare la volta dello studio.
Grazie, carissima Emilia di aver eliminato i 100 Euro per conto di Ruben!
Però, quale evidente contraddizione sembra legare questi due concorrenti ai grandi temi che tormentano l'uomo dalla notte dei tempi. Nello specifico, l'onnipresente dualismo tra vita e morte...
Ruben, con la sensibilità professionale che lo contraddistingue, accompagna i morti alla meta ultima del loro viaggio ultraterreno. Viceversa, Emilia, con la procacità tangibile che la contraddistingue (mi raccomando: guardare ma non toccare!), fa evadere i defunti da quel carcere di massima quiete allo stratosferico ritmo di mille pulsazioni al minuto... LI FA RESUSCITARE!
Chiusi la parentesi metafisica è tempo di sciropparci un tormentone tanto caro ai nostri vecchi...

I Proverbi.... Naaaaaaaaaah!

Dopo aver inanellato due numeri vincenti alla roulette dei pacchi si tratta di verificare la bontà del famoso detto. Vediamo di far fuori il terzo blu di fila!

Concorrente selezionato: l'erborista toscano, Domingo.

Chissà se il baffo biondo platino riuscirà con le sue camomille portentose a mandare a nanna le ambizioni del Dottore...
Beh, dove fallirono i fiori di Bach, potè quell'insignificante YO-YO trovato a Pacchilandia.
Guardatelo, il Doc, come si trastulla con quel giocattolo di altri tempi, l'opportunità di risfogliare le pagine spensierate della sua radiosa fanciullezza... Un libro orfano del lato oscuro, che in seguito macchierà così indelebilmente la Forza dell'aspirante discepolo Jedi. Un libro destinato a prender polvere in qualche recondito scaffale della biblioteca del dio Crono, proprio perchè la memoria collettiva non tiene traccia di un Doctor Vader a bagno nell'innocente melassa. Assumendo che quel manoscritto sia mai stato dato in pasto alle rotative, ci si potrebbe interrogare circa la grandezza dello scarto di tempo che ci separa da quell'evento. Mille, due, tremila anni? Naaah... aggiungiamo almeno 2 millenni e mezzo riportando le ticchettanti lancette dell'orologio intorno all'anno 3500 a.C. Periodo incriminato: avvento dell'Età del Bronzo. Depone a favore di questa datazione l'età veneranda del Dottore, ma più di ogni altra cosa la sua faccia, eretta a monumento eloquente dello sbeffeggiato concorrente.
Qualunque cosa si possa pensare del Dottor Rodrigo, il nostro becchino travaglino è felice come una Pasqua (Inno alla gioia beethoviano a far da corollario) e, non dubitate, sarà difficile mortificare il suo ottimismo.
Non si tratta di toccare ferro, caro Giacchetti (un caso senza speranza sulla via della bocciatura), è il cromatismo predominate del montepremi a metterlo di buon umore. Le tonalità della gamma blu sono state cancellate ad una ad una dallo strumento gomma magica di Photoshop. Rimane solo una cromosuperstite, identificabile nel cerulo annacquato dei 20 centesimi. All'estrema piattezza della zona fetecchia fa da contraltare la ragguardevole cima del rilievo della cuccagna. Sulle pendici della montagna roseggiante sono ancora disponibili in ordine crescente, 15000, 20000 e 25000 Euro.
Basteranno a colorare i disegni di gloria del nostro beniamino? In parte sì, se si considera la possibilità, ancora intatta, di conquistare la rutilante vetta. Certo, meglio scordarsi l'Everest o il K2: oggi il maltempo ha precluso ogni tentativo di arrampicarsi sull'Olimpo delle vincite, cosa del resto piuttosto normale a queste astronomiche sommità. Rimane la consolazione di un Monte Bianco di riserva, tanto per restare in tema con la valdostanità protagonista questa sera.

Caro Ruben, la tua montagnetta non è poi così disprezzabile. Che ne dici di piantare sulla sua candida cima il vessillo dei cinquantamila Euro?

Un rapido sguardo d'intesa con il parentado, un lampo balugina nei suoi occhi e il fragore del tuono rimbomba nel lapidario rifiuto. Il nostro eroe bypassa con piglio mitologico l'offerta di 15000 Euro, messa sul piatto dall'interlocutore telefonico. Si va di un solo pacco. La speranza è di bandire dalla partita i 20 centesimi in modo da ottenere un rialzo dell'offerta al turno successivo.
Proviamo a risolvere l'annosa questione con un bel salto di palo in frasca.
Dall'aria rarefatta dell'alta quota all'ipnotico dondolar delle onde marine.
Gettiamo la rete al largo delle acque SICULE, può darsi che quel pesce azzurro abbocchi...

DUN DUN DUN DUN DUN DUN DUN DUUN DUUUN DUUUUUUUN..NNNNNN...N!
Aaaaaaargh.............Fiuuuuuu, ffff...Ffalso allarme! Niente incontro ravvicinato del tipo lacerante con il famoso squalo bianco. Quella gobba che impazza sotto il pelo dell'acqua è il nasopinna di Max Giusti, dedito alla perlustrazione delle profondità del pacco siciliano. Ad accompagnarlo nella ricognizione subpacchea la musica tratta dal famosissimo brano principale de "Lo Squalo". Semplice motivo composto dall'alternanza di due note, incatena lo spettatore alla poltrona, rendendolo palpitante partecipe del pericolo imminente...

Imminente? Sin troppo imminente... Oseremmo dire voracemente presente. Quel bestione di cartapesta ideato dalle immaginifiche menti degli ingegneri hollywoodiani è appena guizzato fuori dal mare e, fauci spalancate, ci ha appena alleggerito dei 50000 Euro, che sventolavamo con effimera illusione da un fianco della prua. Effettivamente quella pinna era troppo vitaminizzata per essere un souvenir del Cyrano De Bergerac... Chiedo venia al diretto interessato. E poi il Paradiso del bisturi estetico può attendere.
Il problema è un altro. Causa il summenzionato omaggio agli abissi, l'offerta del Dottore scende a 10000 Euro.
Inutile, cari spettatori della platea, tempestare di "Rifiuta!" il virtuale destinario di tale somma.
Cari amici, non sfondate una porta aperta, bensì il classico portone sventrato dall'ariete!
L'ariete, tanto per intenderci, è Ruben. L'obiettivo da prendere a capocciate non è certo un mistero...

E' l'ora di regolare i conti con il pacco blu (i 20 cent) una volta per tutte!

Ruben ritorna a far visita al banco di frutta e verdura. No, la bella calabresella, Francesca, ha già servito il nostro eroe, e poi per dirla in tutta franchezza, non sono nemmeno sicuro che faccia questo lavoro (glielo ho appioppiato per giustificare il Kg di salvia).
Il vero ortolano in carne e broccoli, è il simpatico Rocco della Lombardia.

Segue un cross (Rocco+Ruben) di quelli che nemmeno Torchwood e Doctor Who.
Se avete l'umanissima compiacenza di seguire vi illustro...

Paderno Dugnano, negozio dell'ortolano: Rocco annaspa da dietro il bancone. l'amico Ruben vegeta in ultima fila. I due amici sono separati da una maledetta coda. Un bambino frignone tiene in scacco mamma e negozio. Gli avventori protestano a suon di rimbrotti. Una sciura approfitta della bolgia per attaccare bottone a destra e manca. Ce n'è abbastanza per scomodare l'intervento della Neurodeliri. Ruben non si scompone e aspetta pazientemente. Tanto sa che, prima o poi, la giustizia farà il suo corso. E fa bene...
Direttamente dal binario tredici ecco la Nemesi, che tutti gli intrusi se li porta via.
Finalmente... I due pacchisti possono abbracciarsi, e insieme rievocare i bei tempi che furono...
Per suggellare questa bella amicizia, Rocco decide di fare un bel servizietto a Ruben.

Un chilo di patate novelle al prezzo modicissimo di 20 Centesimi!!! 

Nooooo!!! Ditemi la corretta ubicazione del negozio, che vengo col triciclo!!!

.........................................

Teatro Tiburtina, 27 Febbraio 2010: Il pubblico è in preda al delirio...
Ruben ha appena eliminato dal montepremi l'ultima delle schifezze blu: i 20 centesimi.

- O mamma, o mamma...

Il nostro eroe valdostano non sta più nella pelle.
 Eccolo rimbalzare come una palla pazza che strumpallazza sul palcoscenico atterrito.
Ogni tanto si ferma e solleva gongolante le braccia al cielo... Come si conviene alle star del pallone. Poi dà un taglio agli sfoghi plateali e va ad abbracciare il padre.
Morale della cuccagna: Si va solo per soldi... Non c'è più la maestosa vetta montebianchesca, ma un monterosa di consolazione non glielo toglie nessuno. Infatti, in ordine di grandezza sono ancora disponibili i 25000, 20000 e 15000 Euro.
Ed ora siamo lieti di annunciarvi... TATTARATTAAAAA'....

Il pomposo giubilare delle fanfare ci introduce alla semifinalissima.

Ruben e Papà decidono di intraprendere un lungo viaggio.
Oggetto della loro peregrinazione: i Venticinquemila euroni...

- Così evitiamo le insidie della finalissima e torniamo ad Aosta felici e contenti.

I nostri non scalano il Monte Rosa come si potrebbe dedurre erroneamente. Troppo facile per loro.
Meglio fare un bel giretto nella Toscana del millequattrocento, anzi quasi millecinquecento...
Il dinamico duo parte da Frittole, con un bel carretto, gentile omaggio di Vitellozzo, epico pacchista toscano della sesta stagione.
Bypassano con nonchalance una caterva e una gazzosa di ostacoli... Iettatori, inquisitori anti Savonarola, principessine svampite, doganieri imbecilli e inventori col passo più lungo della gamba.
Ma il bello deve ancora venire... La bella, nella fattispecie!
Una fiera amazzone, rispondente al nome di Katia (Puglia), non ha nessunissima intenzione di dare loro il via libera. Dopo di lei, giace un sacco di monete d'oro luccicanti al sole. L'agognata meta è a un tiro di sputo. Ruben si consulta con Papà...

- Vado io, vedrai che cade in deliquio. Sai, faccio un certo effetto alle belle donne...

Il padre borbotta qualcosa, poi cade in preda alla rassegnazione... - Vuoi andare? Che ti parlo a fare... Tanto non mi ascolti... Fai quello che ti frulla per la capa!

Una cosa è certa: Katia non sviene. E rincara la dose. Prende il polso del dongiovanni aggressore e con guizzo felino lo fa girare. In meno di un secondo, Ruben si ritrova col deretano per terra.
Il giovanotto si alza di scatto e tenta una reazione. Lo scopo dichiarato è colpire il caporale maggiore con un cazzottone. Un poderoso calcione a mezza altezza rispedisce al mittente la galanteria.
Ruben è disteso bocconi sull'arenaria.
Una voce saggia lo richiama all'ordine:
- Figliolo, te l'avevo detto, lascia perdere. Torniamo indietro che è tardi. Dai...
Il diretto interessato si rimette in piedi e si toglie la polvere dagli abiti e dalla faccia.
Squadra la ragazza ancora in posa di combattimento, e le dedica un monito:
- Cara la mia Katia, non finisce qua...
No, Ruben è finita... Eccome se è finita! I 25000 euro non ci sono più.
Adesso ti rimangono 15000 e 20000 Euro. Come si regolerà il Dottore?
Semplicissimo! In casi come questo è prevedibile come una puntata di "Lie to me".
Demanda il problema alla sua fida calcolatrice e ti spara la media aritmetica. Ovvero: 17500 euro sonanti.

- Prego, signor Ruben si decida, ha 10 secondi di tempo...

Come vuole la tradizione dei pacchi, le puntate del Sabato sfrecciano sul volo ballerino (con le stelle) Roma-Viterbo.
Dalla torre di controllo, la signora Milly Carlucci dirige le operazioni di atterraggio...
Il giovane Chatrian non si fa attendere. E' il primo a scendere dalla scaletta dell'aereo.
Ha rifiutato l'offerta del dottore e adesso spera di trovare nella hall dell'aereoporto i Ventimila Euro.
Beh, lo farà gongolare il fatto di non trovare nessuna Katia a prenderlo a cazzotti sui denti.

Nessun commento: